Le imprese sociali, schiacciate da una parte dalle leggi di mercato e dall'altra da uno stato sociale clientelare, faticano talvolta a trovare una loro identità, ritrovabile nel principio economico di reciprocità. E rischiano pertanto di rimanere isolate rispetto ad un'economia che tende a diventare sempre più pluralistica e aperta. Tali limiti vengono evidenziati in modo particolare quando il terzo settore entra in contatto con comportamenti economici tradizionali, come, per esempio, il mondo dei beni culturali. Dalla promulgazione della "legge Ronchey" sull'apertura di servizi aggiuntivi presso musei, biblioteche, archivi, le imprese sociali hanno trovato nella cultura un nuovo e multiforme campo di intervento. La ricerca che qui viene presentata è stata patrocinata dalla Provincia di Milano sul proprio territorio, nell'ambito di un progetto europeo Youthstart, ed ha analizzato il mondo dei beni culturali, evidenziando in modo specifico la percezione che gli operatori del settore hanno nei confronti delle imprese sociali.