401 a.C.: spossata da trent'anni di guerra tra Atene e Sparta, la Grecia è in ginocchio. Nel momento di più profonda crisi, il comandante Clearco arruola un esercito di mercenari greci: l'armata dei "Diecimila". Quale sia la sua missione non è chiaro. Si sa che dovrà addentrarsi in territori misteriosi e ostili, nel cuore dell'impero persiano; e si sa che è al soldo del principe Ciro, fratello del Gran Re Artaserse. A raccontare la grande epopea dell'Anabasi di Senofonte - resoconto dell'incredibile marcia di quell'esercito di ritorno dall'odierno Iraq attraverso l'Armenia fino al Mar Nero - è una donna, Abira, una ragazza che abbandona il suo polveroso villaggio per seguire Xeno, il guerriero a cavallo che un giorno le è apparso con una promessa d'amore e di avventura nello sguardo. E il suo racconto grandioso mostrerà tutta la fierezza di diecimila indomiti guerrieri addestrati a superare qualsiasi prova e insieme il coraggio e la dolcezza di una donna innamorata, capace di sopportare qualunque sacrificio.
Manfredi ci parla del ritorno a casa degli eroi omerici. Non il viaggio più che conosciuto, e per me noioso, di Ulisse, ma di tutti gli altri comandati degli Achei, in particolare Diomede e Menelao.
Le loro gesta si estendono tra attraversate per mare, marce, guerre e duelli leggendari. E passo dopo passo appaiono sempre più umani, vividi e stremati dalla sventure delle loro vite. Fino al triste e tragico epilogo.
Con un tono buio, oscuro e apocalittico, davvero decadente, lautore ci riporta non solo in Grecia, ma anche in altre zone del Mediterraneo orientale e soprattutto nella Penisola Italica degli albori.
La trama è arricchita con diversi personaggi, più o meno interessanti. Alcuni risultano assolutamente insopportabili, come Pirro o le regine ribelli, mentre altri sono molto più... positivi, come Oreste e i suoi fratelli oppure lo stesso Menelao.
Nel complesso è unopera abbastanza intrigante, anche se in rari momenti lho trovata pesante. E ho trovato molto più appassionante le vicende del Re di Sparta e della Grecia in generale, piuttosto che il viaggio di Diomede a ovest.
Alessandro - 14/09/2018 13:10