Premio Pulitzer 2023 i due libri vincitori e gli altri romanzi premiati negli ultimi anni

Il vincitore del Premio Pulitzer 2023 è Trust di Hernan Diaz, ex aequo con Demon Copperhead di Barbara Kingsolver, quest'ultimo ancora inedito in Italia. "Trust" è un romanzo che racconta la storia di un milionario di New York che assume una giovane scrittrice per scrivere la sua autobiografia, ma la verità sulla sua vita continua a sfuggire alla penna della scrittrice. Dopo la morte del milionario, la scrittrice ha la possibilità di accedere agli archivi della Fondazione Bevel per trovare il diario della moglie del milionario, che la aiuterà a comprendere la verità sulla sua vita. Il romanzo esplora il tema della verità, della finzione e della complessità umana.

Hernan Diaz, Trust

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Ancora inedito in Italia, Demon Copperhead è disponibile in lingua originale. Il volume è scritto dalla famosa autrice di bestseller, Barbara Kingsolver, che ha ricevuto il riconoscimento del Premio Pulitzer 2023 ex aequo con il romanzo Trust di Hernan Diaz. La storia segue la vita di un uomo di nome Demon, nato in povertà nella Virginia degli Appalachi, durante la crisi degli oppioidi. Demon nasce da una madre single in una roulotte e deve affrontare molte sfide nella sua vita. Non ha accesso all'affetto e alla sicurezza e cerca disperatamente una via di fuga. Il libro racconta la sua storia di lotta per trovare l'amore e la felicità e le difficoltà che deve superare per raggiungere i suoi obiettivi. La narrazione è descritta come cruda, arrabbiata e piena di verità, arricchita dalla scrittura brillante dell'autrice.

Barbara Kingsolver, Demon Copperhead

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Vincitore del Premio Pulitzer 2022, I Netanyahu è un romanzo che racconta la storia di Ruben Blum, professore di storia presso il Corbin College nel New York degli anni '50. Incaricato di accompagnare per un weekend Ben-Zion Netanyahu, padre del futuro primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, Ruben viene sconvolto dall'incontro con la famiglia Netanyahu e costretto a confrontarsi con le sue radici ebraiche. Il libro è una commedia dissacrante, una lezione di storia, una riflessione sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulle vulnerabilità dei discorsi identitari.

Joshua Cohen, I Netanyahu. Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile della storia di una famiglia illustre

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Il guardiano notturno, vincitore del Premio Pulitzer per la Narrativa 2021, è ambientato nel 1953 e segue la vita di una piccola comunità di nativi americani minacciati da un disegno di legge che vorrebbe smantellare le loro riserve. Il protagonista, Thomas Wazhashk, è guardiano notturno allo stabilimento di rubini industriali vicino alla riserva della Turtle Mountain e presidente del consiglio tribale, che deve fermare il progetto che mette a repentaglio i diritti dei nativi americani e la loro stessa identità. La trama si snoda attraverso le vicende della giovane Pixie, costretta a lavorare nella fabbrica per sostenere la sua famiglia e determinata a trovare la sorella scomparsa, trasferitasi a Minneapolis. Il libro descrive in modo emozionante e indimenticabile la lotta della comunità per la sopravvivenza contro le continue aggressioni legislative, religiose ed economiche, con un umorismo sottile e spiazzante e personaggi acutamente tratteggiati.

Louise Erdrich, Il guardiano notturno

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I ragazzi della Nickel è stato un vero caso editoriale, probabilmente molto ha influito il racconto autentico che l’autore crea e per il quale il lettore rimane colpito e sente di empatizzare fortemente con il protagonista Elwood Curtis. Siamo in Florida alla fine degli anni Sessanta e il movimento per i diritti civili sta prendendo sempre più piede ed Elwood viene cresciuto dalla nonna a “pane e Luther King”. Elwood non vede l’ora di andare al college e imparare tutti i dettami preziosi che già la nonna gli aveva mostrato, ma il primo giorno di scuola viene invitato a salire su una macchina per un passaggio da alcuni compagni. Peccato che la macchina fosse rubata e Elwood anziché al college finirà al riformatorio Nickel Academy.

Colson Whitehead, I ragazzi della Nickel

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Patricia Westerford è Patty la pianta, una dottoressa di ricerca in botanica che sin dai primi anni di vita ha manifestato una grande propensione per la natura e il mondo che la circonda. Il padre la portava nei boschi e lì lei riusciva ad essere serena e a scoprire, giorno dopo giorno, nuove creature. Un libro che parla di natura, vita e studio per il mondo botanico ma allo stesso tempo un volume intriso di romanzo in cui ogni singola scoperta di Patty crea l’attesa per qualcosa di nuovo come in un thriller.

Arthur Less è uno scrittore fallito che alla soglia dei cinquant’anni si rende conto che molte cose sembrano non andare come vorrebbe. Il suo ex fidanzato, con cui ha avuto una relazione di nove anni sta per sposarsi. Lui è invitato, ma non andare sarebbe davvero inopportuno, presentarsi forse è una soluzione ancora peggiore. Nel mentre è invitato al Festival Internazionali del Libro. Che fare? Se sei Arthur Less dici di sì a tutti e ti prepari per fare il giro del mondo in 80 giorni alla ricerca di non si sa cosa: forse la felicità? Imprevisti e probabilità sono in agguato e Less lo sa, ma parte lo stesso.

Nella storia degli Stati Uniti d’America era molto nota la “rete clandestina di abolizionisti” che aiutavano gli schiavi neri nelle loro fughe disperate. Colson Whitehead concretizza questa rete inventandosi “la ferrovia sotterranea”, vera e propria ferrovia con cui i suoi personaggi riescono a fuggire alle persecuzioni.

La protagonista di questa storia è la schiava nera Cora, che fugge dalla Georgia – in cui è impegnata in una piantagione di cotone – per cercare la libertà. Con lei l’amico Caesar e altri personaggi che lungo il suo cammino l’aiuteranno, anche se alle sue spalle ci sarà sempre un terribile cacciatore di taglie che vuole fermarla. Un libro potentissimo che regala il desiderio di libertà.

Viet Thanh Nguyen, uno degli scrittori più apprezzati del Premio Pulitzer, è un docente universitario di Los Angeles, vietnamita d’America che all’età di quattro anni è riuscito a fuggire con la sua famiglia da Saigon, vivendo per i tre anni successivi in un campo profughi in Pennsylvania. Forse è per questo passato autobiografico che non si può restare indifferenti a Il Simpatizzante, un libro che sviscera i problemi della guerra in Vietnam in maniera così autentica e veritiera. Chi lo ha letto ne ha apprezzato il risvolto spesso saggistico del volume, anche se la parte narrativa non è da meno, presentandoci un personaggio totalmente inedito: una spia Vietcong infiltrata nel comparto USA che per tutta la vicenda è un doppiogiochista veramente abile.

Due destini totalmente opposti si intrecciano e il lettore non riesce a capire da quale parte stare. Da un lato Marie-Laure, una tenera bambina che all’età di sei anni le viene diagnosticata una malattia degenerativa che la porta ben presto alla cecità. Dall’altro Werner, un bambino molto curioso che inaspettatamente comprende di saper riparare radio e apparecchi elettronici. La prima è costretta a fuggire all’avvento dei nazisti e ripararsi in una zona, quella di Saint-Malo, con il padre e vivere perennemente in un’altra tipologia di buio, quello silenzioso e costretto dagli scuri delle finestre sempre sigillati. Werner, invece, viene accolto all’interno dell’Accademia della Gioventù hitleriana per continuare i suoi studi e creare così apparecchi sofisticati per stanare i partigiani. Inevitabile nel tessuto narrativo che la coppia giungesse faccia a faccia.

Quando un libro da circa 900 pagine riesce a prenderti così tanto da catapultarti nel suo mondo e leggerlo tutto d’un fiato è assodato che si tratti di un capolavoro. È quello che accade a chi legge Il cardellino di Donna Tartt un libro struggente e allo stesso tempo unico nel suo genere. Il lettore si innamora di Theo e del suo lungo flashback che parte da quando, a soli tredici anni, rimane coinvolto in un attentato terroristico che cambierà per sempre la sua vita. Il giovane si trova con la madre al Metropolitan Museum of Art ad ammirare i dipinti della mostra Ritratti e nature morte: capolavori nordici dell’età dell’oro tra i quali svetta Il cardellino dell’allievo di Rembrandt, Fabritius. Tutto è meraviglioso finché un boato devasterà le loro vite.

A Pak Jun Do scompare la madre quando è ancora davvero molto piccolo e di lei non avrà notizie per molto tempo. Crescerà nel migliore dei modi e si rivelerà subito un valido lavoratore, al punto tale che farà presto carriera presso lo Stato, grazie alle sue doti di lealtà e coraggio. Pak Jun Do diventa così un rapitore professionista, pronto sempre a eseguire qualsiasi richiesta da parte dei suoi superiori senza mai esitare. Qualcosa cambierà nella sua vita quando si innamorerà di Sun Moon, un’attrice leggendaria che gli darà altre prospettive di vita. Un libro che unisce politica e amore in un connubio improbabile che garantisce a Adam Johnson un Pulitzer di tutto rispetto.