Donatella Di Pietrantonio

Nata ad Arsita il 5 gennaio 1962 in provincia di Teramo, Donatella Di Pietrantonio è una delle scrittrici più amate della letteratura contemporanea italiana. Arriva alla scrittura non subito, infatti da Teramo si trasferisce dapprima a L’Aquila dove si laurea in Odontoiatria nel 1986 e successivamente a Penne, in provincia di Pescara, dove ha esercitato la professione di dentista pediatrico.

Il suo esordio va fatto risalire al 2011 quando pubblica il romanzo Mia madre è un fiume, ambientato nella terra natale. Questa caratteristica di collocare i suoi romanzi e le sue eroine in territori a lei ben noti sarà uno dei tratti salienti delle opere di Donatella Di Pietrantonio e che rendono i suoi titoli sempre pieni di un clima fortemente mediterraneo. Dello stesso anno è anche il racconto Lo sfregio che pubblica sulla rivista Granta Italia di Rizzoli.

Nel 2013 pubblica Bella mia, l’ambientazione questa volta si sposta nell'Aquila. Il libro nasce dalla tragedia del terremoto del 2009 e tratta di temi fondamentali come la perdita e la rielaborazione del lutto proprio in seguito alle calamità naturali. Con questo titolo viene candidata al Premio Strega ed ha vinto il Premio Brancati nel 2014. Il romanzo viene ristampato da Einaudi nel 2018 e nel 2020 vince il premio letterario internazionale "città di Penne-Mosca".

Arriva nel 2017 un altro dei titoli più apprezzati della letteratura contemporanea italiana: L'Arminuta. Si tratta del terzo romanzo per la scrittrice ed è ambientato ancora una volta in Abruzzo. La storia racconta appunto dell’Arminuta, che significa “la ritornata”, una ragazza che torna al suo paese d’origine dopo anni in cui ha vissuto in una famiglia adottiva. Molto interessante in quest’opera il rapporto madre-figlio con alcuni tratti fortemente psicologici caratterizzati grazie a personaggi forti. Con questo romanzo Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Campiello e del Premio Napoli. Il romanzo ha un forte successo al punto tale da diventare nel 2019 uno spettacolo teatrale prodotto dal Teatro Stabile D'Abruzzo, e nel 2021 un film diretto da Giuseppe Bonito.

Sempre nel 2017 è stata insignita dell'Ordine della Minerva dall'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" di Chieti, un riconoscimento assegnato a personalità nazionali e internazionali, che tramite la propria opera hanno svolto un ruolo fondamentale per il progresso della scienza, della cultura e della società civile.

Nel 2020 pubblica quello che è considerato il seguito del L'Arminuta ossia Borgo Sud, ancora edito da Einaudi. L’opera è ancora una volta ambienta in Abruzzo e descrive il seguito di ciò che è accaduto alle due sorelle protagoniste del precedente romanzo. L'opera si classifica al secondo posto nel 2021 del Premio Strega, ma vince il Premio letterario Basilicata nella sezione "Narrativa".

Una scrittura genuina, capace di affondare le mani nei sentimenti dei protagonisti, descrivendo a tutto tondo le loro peculiarità soprattutto là dove risultano esseri umani fragili e capaci di inciampare negli ostacoli della vita.

Donatella Di Pietrantonio è una penna magica in questo, motivo per cui se non hai mai letto un suo romanzo ti consigliamo di partire dal L’Arminuta per rimanere folgorati dalla sua scrittura.