A lungo pubblicate sotto pseudonimo, tornano le indagini dell'ispettore Higgins, firmate dal loro vero creatore Christian Jacq L'ex ispettore capo Higgins è finalmente in pensione. Unico inglese a odiare il tè e amante del buon cibo, nella pace del suo cottage nel Gloucestershire ora si preoccupa dei fiori, ascolta il suo amato Mozart e cura la sua artrosi. Ma Scotland Yard, per i casi più delicati e spinosi, ha ancora bisogno di lui, della sua esperienza, delle sue conoscenze altolocate, delle sue «armi» infallibili: taccuino nero per appunti, matita morbida, capacità di osservazione, logica ferrea, umorismo quanto basta. L'archeologa Jennifer Stowe aveva un sogno: sfatare le superstizioni che da sempre circolano sulla mummia di Tutankhamon. Per questo aveva radunato un gruppo di ricercatori per recarsi in Egitto e risolvere finalmente il mistero, ma la maledizione sembra aver colpito ancora: poco prima della partenza, infatti, Jennifer viene trovata morta, pugnalata con la daga appartenuta al faraone. E chiaro che qualcuno vuole impedire che la verità sulla mummia venga rivelata... Ma chi? E perché? A indagare sul caso viene chiamato l'ex ispettore Higgins di Scotland Yard. Prima ancora che riesca a scoprire qualcosa, però, gli viene recapitato un terribile messaggio anonimo: chiunque cerchi di disturbare il sonno di Tutankhamon sarà distrutto...
La maledizione di Tutankhamon. Le indagini dell'ispettore Higgins
Elisa Cavandoli - 15/01/2018 22:58
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Prima di tutto devo ringraziare mia mamma per avermi passato questo libro, e sopratutto per avermi fatto conoscere questo autore e l'Ispettore Higgins.
L'ispettore Higgins ha finalmente raggiunto la meritata pensione, ma Scotland Yard ha ancora bisogno di lui.
La maledizione di Tutankhamon ha colpito uccidendo tutti i componenti di un gruppo di studiosi che avrebbero dovuto da li a poco iniziare nuovi studi sulla sua tomba.
L'Ispettore ed il Sovrintendente Marlow hanno il loro bel daffare a cercare di trovare l'assassino, sopratutto se, come si pensa, sia lo spirito di Tutankhamon in persona ad avere ucciso.
Ma i due sono il fiore all'occhiello di Scotland Yard, e non si fermano nemmeno davanti ad un fantasma, vero o presunto che sia, e per indagare devono restringere il campo dei possibili indagati.
Un libro che vi lascerà con il fiato sospeso fino alla fine, perché le indagini procedono e durante la lettura si viene inevitabilmente coinvolti nelle loro indagini, dove si incontreranno i personaggi più particolari e "fuori di testa" possibili, ma Tutankhamon fa questo effetto, ci sono ancora tanti misteri che lo avvolgono e le persone riescono a convincersi delle cose più assurde.
Ho adorato il capitolo dove l'ispettore cerca di ottenere il DNA e le impronte di tutti i possibili sospettati, non vi svelo niente ma vi assicuro che è stato davvero esilarante.
Delizioso anche il fatto che la loro vettura sia sempre descritta con una sua personalità, la Bentley infatti è felice o meno in base alla meta, e va più o meno veloce in base all'urgenza ed alla gravità della situazione.
Vi posso assicurare che fino alle ultime pagine non capirete chi è il vero colpevole, eppure il colpo di scena non è campato in aria, riflettendoci dopo averlo scoperto capirete che avevate a portata di lettura tutti i dettagli, ma in fondo l'ispettore Higgins è sempre un passo avanti.
Tutta la narrazione è ben dettagliata, ben strutturata e sarà facilissimo seguire il filo della storia, come immedesimarsi nei personaggi, che sono a loro volta descritti in maniera attenta e scrupolosa.
Tutti i fatti spazio temporali sono ben strutturati e di facile comprensione.
Ho davvero adorato questo libro, al punto di non riuscire a smettere di leggerlo fino a che non sono arrivata alla fine, ed ora sono curiosissima di leggere altre indagini dell'Ispettore.
Consiglio assolutamente la lettura di questo libro a tutti voi.
Elisa Cavandoli - 15/01/2018 22:58