Natale 1931. Mentre la città si prepara alla prima di "Natale in casa Cupiello", dietro l'immagine di ordine e felicità imposta dal regime fascista infieriscono povertà e disperazione. In un ricco appartamento vicino la spiaggia di Mergellina sono rinvenuti i cadaveri di un funzionario della Milizia, Emanuele Garofalo, e di sua moglie Costanza. La donna è stata sgozzata con un solo colpo di lama, quasi sull'ingresso, mentre l'uomo è stato trafitto nel letto con oltre 60 coltellate. Colpi inferti con forza diversa: gli assassini potrebbero essere più d'uno. La figlia piccola si è salvata perché era a scuola. La statuina di san Giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, Ricciardi, che ha l'amaro dono di vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le oscure ultime frasi della coppia, che non gli dicono granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre più in corsa contro il tempo, per le strade di Napoli per arrivare alla verità. In compagnia del fidato, ma non privo di ombre, brigadiere Raffaele Maione, che in questo romanzo conquista un deciso ruolo di comprimario. E insidiato nella sua solitudine da una altrettanto inaspettata rivalità tra due giovani donne che più diverse non si potrebbe. Tra le casupole dei pescatori immiseriti e gli ambienti all'avanguardia della Milizia fascista, una città sempre più doppia e in conflitto avvolge Ricciardi e Maione in spire sempre più strette.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 15/04/2023 13:30
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5
"Per mano mia" (Einaudi, 2011) è il sesto giallo della fortunata serie di romanzi creata da Maurizio de Giovanni e ambientata nella Napoli degli anni '30. Come suggerisce il titolo completo siamo a ridosso delle festività natalizie, e più precisamente nel 1931, la città si prepara alla prima di "Natale in casa Cupiello" dei fratelli De Filippo. In un appartamento vicino la spiaggia di Mergellina, il mondo povero dei pescatori, vengono ritrovati due "distinti" cadaveri: il miliziano fascista Emanuele Garofalo (trafitto nel letto con oltre 60 coltellate) e sua moglie Costanza (sgozzata con un solo colpo di lama). Vicino al presepe, la statuina di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Solo la figlia piccola si è salvata perché era a scuola, affidata alle cure della severa zia suora.
Il delitto del funzionario della Milizia pare ricordare il martirio di San Sebastiano, santo patrono proprio della milizia volontaria nazionale, organo formato da volontari per non sottostare ai rigidi regolamenti dell'esercito. La risoluzione del duplice delitto è una corsa contro il tempo e contro la doppiezza di una città dove l'ordine imposto dal regime fascista cerca di nascondere la povertà tra le casupole dei pescatori e la corruzione tra gli ambienti all'avanguardia dei miliziani. Una corsa verso un magnifico e adrenalinico finale che chiude il cerchio come un ricco piano-sequenza cinematografico.
"Per mano mia" è una delle storie più efferate della serie, forse per questa ragione non è stata adattata dalla serie televisiva. Accurate sono le descrizioni dei personaggi, così come dettagliato è il contesto storico. Più di tutto vince la malinconia dell'atmosfera, e la pietas dei protagonisti, il solitario commissario Ricciardi e il brigadiere Maione, questi Don Chisciotte e Sancio Panza dall'anima partenopea...
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 15/04/2023 13:30