Mentre sono sempre più aumentati gli investimenti per l'acquisizione di nuovi clienti (ricerche di marketing, pubblicità, promotion) sono diminuiti quelli per conservarli. Il rapporto con il cliente è diventato sempre più anonimo, affidato alle macchine, senza la vecchia personalizzazione e il rispetto d'un tempo (si pensi alle banche, ai ristoranti, ai supermercati, ai grandi magazzini). In anni di rapida innovazione e di globalizzazione dei mercati, i vantaggi tecnologici rispetto alla concorrenza non durano a lungo e non sempre la politica del prezzo più basso compensa un servizio scadente o un modesto soddisfacimento delle aspettative create dalla pubblicità. L'offerta supera la domanda e il mercato è del compratore. Il problema non è più solo portarlo ad acquistare la prima volta da noi, ma farlo ritornare, ottenerne la fedeltà. Ogni cliente che passa alla concorrenza è, anche per un artigiano o un modesto negozio, una perdita di milioni che sarà sempre più oneroso e difficile sostituire con uno nuovo.