Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi possiede un dono che allo stesso tempo una condanna: fin da bambino vede i morti nel loro ultimo istante di vita e ne sente il dolore del distacco. Non pu fare a meno di scrutare un'immagine - come un fotogramma di un film la cui pellicola si inceppata nel proiettore - e udire una frase enigmatica, pronunciata di solito a met, che si ripete in continuazione, come una cantilena. Un'esperienza sufficiente a imprimere nella sua anima un dolore forte, lancinante, a tratti insopportabile, che lo stesso commissario ha definito il "Fatto".