Il libro descrive il pensiero di uno dei maggiori filosofi e pensatori del diciassettesimo secolo, Tommaso Campanella, che con le sue innovative idee sullo Stato, sulla Chiesa e sulla loro legittimità affronta il delicato tema della scienza politica e della conseguente prevalenza della legge dello Stato dell'uomo sulla 'voluntas Dei'. Idee che lo collocano come spartiacque tra due epoche e che lo condanneranno all'oblio.