Dopo "Il sacro", frutto di approfondite ricerche sul lontano passato della storia religiosa (e sociale)dell'Occidente, questo breve ma denso intervento sulla forza della Chiesa, cioè della religione istituzionalizzata, e sul bisogno di religiosità latente nel mondo di oggi, affronta uno degli aspetti centrali della contemporaneità. Dupront comincia con l'analizzare i due tratti fondamentali che specificano la realtà attuale dell'istituzione ecclesiastica, cioè la libertà conquistata nei confronti delle potenze temporali e la portata dell'opera di secolarizzazione. Passa poi a esaminare tre dei "segni dei tempi", attraverso i quali si manifestano le inquietudini spirituali del presente, rispondendo alle quali la Chiesa ritroverebbe la propria carica profetica: l'attesa della parola, la scoperta dell'altro e il bisogno del sacro. Se è vero che lo storico pone sempre al passato le domande che gli sono suggerite o imposte dal presente, di rado capita che, come in questo caso, la familiarità con un passato millenario contribuisca a illuminare il presente.