C'è chi lo tratta da presunto esistente: Dio c'è finché non viene dimostrato il contrario. C'è chi ha già risolto il caso: Dio c'è, e ne ho le prove. Peccato che siano spesso adulterate: da sant'Anselmo ai creazionisti ai teocon, fanatici di ogni genere da secoli ci propinano presunte verità religiose, offrendo la scusa per catastrofi politiche e "guerre sante". A chi vuole difendersi, John Allen Paulos offre questa feroce e divertente panoramica che smonta uno per uno i cosiddetti "argomenti razionali" dei teisti convinti. Spiega perché, se seguiamo i creazionisti, dovremmo anche dar la colpa a Dio se non troviamo al supermercato la nostra marca di spaghetti preferita. O che il cosiddetto argomento ontologico dimostra sì l'esistenza di Dio, ma anche quella degli Ufo o dei cani parlanti. Paradossali, fulminanti e impeccabili, le controprove "matematiche" di Paulos non contengono formule, ma solo molta laica logica e altrettanta dissacrante ironia. Dio, ammette l'autore, può essere per alcuni un'idea necessaria. Ma di per sé non è più reale (e non è certo più utile) di una qualunque teoria del complotto: un altro modo per ostinarsi a cercare ragioni nascoste dietro eventi casuali. La fede, conclude infatti l'autore, è solo questione di fede. E purtroppo, in molti casi, di credulità.