Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 17/10/2018 21:32
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5
Dopo A volte ritornano pubblicato nel 1978, Stephen King ci ha preso gusto. La seconda raccolta di racconti, Stagioni diverse, esce nel 1982 (e nel frattempo pubblica i romanzi capolavoro La zona morta, Lincendiaria, Cujo). Non troppo tempo dopo, nel 1982 dà alle stampe Scheletri, terza raccolta, venuta fuori dopo lennesima serie di capolavori: Christine, Pet Sematary, It e gli episodi più belli de La torre nera.
Dopo i venti racconti di A volte ritornano e i quattro di Stagioni diverse, ne mette insieme ben ventidue per leditore Putnam (prima edizione). Sono seguite diverse ristampe, ma fortunatamente le tre proposte italiane di Sperling & Kupfer contano sempre la traduzione di Tullio Dobner.
Come da tradizione, non tutte le opere sono inedite: molte pubblicate su riviste nel corso di diciassette anni, e altre rimaste nel cassetto.
Di fianco a ciascun titolo trovate, quando non inediti, rivista e anno di pubblicazione. Sono stati assegnati facendo riferimento allindice del libro e alle Note finali. Consigliamo di sbirciarle alla fine della lettura di ciascun racconto, anche se non si parla di proprio tutti.
E come da copione, lintroduzione dal tono colloquiale di Stephen King, dopo un primo distinguo fra romanzo e racconto, è un vero e proprio invito al ballo degli orrori
Il più famoso dei racconti qui contenuti è sia il più lungo sia il primo della raccolta e, a dirla tutta, non è nemmeno un racconto. La nebbia (Dark Forces, 1980) è un romanzo breve semmai, date le sue circa 150 pagine.
King parte da uno spunto biografico per narrare le disastrose conseguenze di una tempesta che si abbatte sulle coste del Maine. Pare che qualcosa vada storto presso una supersegreta struttura governativa nelle vicinanze, il Progetto Arrowhead.
Lartista e pubblicitario David si trova intrappolato insieme al figlio Billy (perdono presto le tracce della moglie Stef) e a un gruppo di sconosciuti allinterno di un supermarket dove erano andati a far provviste dopo la tempesta.
La piccola comunità viene assediata da una misteriosa nebbia che nasconde una pericolosa schiera di mostri attratta dallodore umano. I sopravvissuti vivono, dormono, si innamorano e si odiano fra il reparto della frutta e quello dei disinfettanti. Alcuni perdono la testa, certuni tentano la fuga e altri ancora scambiano quel che pare essere una frattura spaziotemporale che li ha spediti in unaltra dimensione per le premesse dellimminente apocalisse.
Il finale è ambiguo e, sebbene il racconto non abbia mai avuto grandi pretese, è diventato uno dei lavori più adattati di Stephen King. Escludendo da questa analisi i videogiochi e gli audiolibri, vanno senzaltro citati la serie tv La nebbia trasmessa da Spike (una stagione da 10 episodi nel 2017 prima della cancellazione) e soprattutto The Mist (2007) di Frank Darabont. Il regista de Le ali della libertà e Il miglio verde (sempre a partire da testi di Stephen King) ha a lungo inseguito questo progetto, senza però infine raggiungere i livelli dei film precedenti.
Darabont mantiene lincertezza sullorigine della nebbia come nel racconto, ma ne prende le distanze con un finale più ambiguo e nettamente più drammatico che lo differenza dai classici survival splatter di serie B. Forse per questo lo stesso Stephen King ha amato questo monster movie infarcito di luoghi comuni e psicologie inesistenti, che vede nel cast star di non primissimo piano come Thomas Jane (The Punisher) e Laurie Holden (The Walking Dead). Un amore condiviso da critica e da pubblico seppure il design in computer grafica delle creature fosse alquanto scadente...
Scheletri
Luca Pace - 11/10/2017 02:31
3/
5
Non è sicuramente la migliore raccolta di racconti di King, ma alcuni come The Mist (molto meglio della serie) e la scimmia sono fatti bene e sono davvero da leggere. Per gli amanti di Stephen King come me è assolutamente da leggere.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 17/10/2018 21:32
Luca Pace - 11/10/2017 02:31