La vita di Mosè. Testo originale a fronte

"La vita di Mosè" di Gregorio di Nissa, primo di una serie di testi teologici che la Fondazione Lorenzo Valla intende presentare al pubblico italiano, è uno dei massimi libri mistici di ogni epoca e paese: il lettore di oggi patrà disporlo nella propria biblioteca accanto a Rumi o a san Givanni della Croce. E' stato scritto verso la metà del fine secolo, in quel periodo meraviglioso in cui le nude verità dell'Antico e del Nuovo Testamento si avvolgevano nei colori, già labili per la luce del tramonto, della fiorita retorica classica. La prima parte è un racconto come avrebbe voluto comporre un grande artista: la storia dell'Esodo viene trascritta con le immagini di Platone; Mosè diventa un visionario, accecato dalla luce; i fenomeni naturali assumono un grande risalto, riconosciuto alle pagine della Bibbia.
La seconda parte è l'interpretazione simbolica della vita di Mosè: dove l'eredità di Filone e di Origene rivive in una mente profonda e sottilissima, capace di tutti i raffronti, dotata di potere analogico che non finisce mai di stupire. Da questo testo discenderanno tutti i mistici cristiani: Dio come tenebra, come inconoscibile, Dio illimitato e infinito come ugualmente illimitato è il nostro desiderio di lui che non può appagarsi in nessuna meta, giacché vogliamo conoscere Dio non attraverso specchi e riflessi, ma faccia a faccia - e questo volto luminoso e oscuro ci è celato.
Edizione con testo a fronte.

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