"Come cogliere la falsità della morte? Pensiamo a una goccia che vive nell'oceano: quando evapora, le altre gocce la credono morta, eppure continua a esistere nelle nuvole ed è destinata a ricadere fra le onde. Ma come faranno le altre gocce a saperlo senza compiere esse stesse quel viaggio?". Sono parole dì Osho, uno dei grandi maestri spirituali del nostro tempo, in risposta all'interrogativo più antico e impellente per ogni uomo: l'anima è immortale? Paragonando in queste pagine la morte alla nostra ombra - che non possiamo né sfuggire né vincere - egli ci insegna ad affrontarla senza timore attraverso la meditazione: per sfatare le paure che da sempre la attorniano ed entrare finalmente in sintonia con la vita del Tutto. Come spiega Osho, infatti, "se una persona si prepara con tutta se stessa, la morte diventa un'esperienza meravigliosa, il fenomeno più prezioso. Perché solo con la morte il centro della vita si manifesta nella sua gloria".
Osho è nato a Kuchwada l'11 dicembre 1931 ed è stato uno dei più grandi maestri spirituali orientali. Il suo nome di nascita è Chandra Mohan Jain che modificò ufficialmente in Osho Rajneesh il 7 gennaio 1989. Conosciuto come “solo” Osho, ebbe una carriera accademica in ambito filosofico notevole finché non decise di abbandonarla per dedicarsi totalmente al mondo spirituale, divenendo uno dei più grandi maestri.
Alla base del suo pensiero vi sono l'amore e la libertà che confluiscono e