Esiste qualcosa nella vita di Gesù, ma soprattutto nel suo messaggio, che ha fatto breccia nella barriera che dà forma alla realtà psichica in cui viviamo. Non importa quante sono o possono essere le interpretazioni, le manipolazioni, i pregiudizi e gli stereotipi che si sono sovrapposti al messaggio: malgrado tutto, quella parola continua a essere viva. E ancora di più lo diventa nella lettura illuminante che qui ne dà Osho: gli insegnamenti di Gesù non vengono tradotti in ciò che noi vogliamo che siano, ma riscoperti nella loro vera natura. Il miracolo più grande che Gesù fece fu quello di risvegliare comuni esseri umani a uno splendore che mai avrebbero potuto immaginare. Le parole di Osho si accompagnano semplicemente a quel miracolo, liberandolo dalla falsificazione che ha portato a identificarlo con la sofferenza, con l'infelicità, con la croce, e facendocelo riscoprire come l'autentico nutrimento che ci anima: l'estasi, l'amore, la gioia, lo spirito di celebrazione che contraddistinguono la vita.
Osho è nato a Kuchwada l'11 dicembre 1931 ed è stato uno dei più grandi maestri spirituali orientali. Il suo nome di nascita è Chandra Mohan Jain che modificò ufficialmente in Osho Rajneesh il 7 gennaio 1989. Conosciuto come “solo” Osho, ebbe una carriera accademica in ambito filosofico notevole finché non decise di abbandonarla per dedicarsi totalmente al mondo spirituale, divenendo uno dei più grandi maestri.
Alla base del suo pensiero vi sono l'amore e la libertà che confluiscono e