"Sono un architetto, mi chiamo Marco Cavani, e per dieci anni ho scritto a 'Questioni di cuore', la rubrica tenuta da Natalia Aspesi sul supplemento del 'Venerdì' del quotidiano 'La Repubblica'. Finora mi ha pubblicato trentasei lettere. Mi firmo con varie identità. Una volta ho fatto addirittura saltare il banco: era il 5 gennaio 2007 e l'intera rassegna (tutte e tre le lettere) era stata militarmente occupata dal frutto della mia tastiera". Ma com'è cominciato tutto questo? Nella maniera più tragica e normale allo stesso tempo. La sua fidanzata, l'amore della sua vita, l'ha piantato, così, da un momento all'altro, e in preda alla disperazione più assoluta Marco Cavani ha compiuto un ultimo gesto estremo: ha scritto una lettera a Natalia Aspesi, alla posta del cuore. E da quel momento non ha più smesso di scriverle, cambiando n identità, raccontando la sua storia e poi quelle dei suoi amici e poi storie inventate. Qualsiasi cosa pur di alimentare la sua nuova mania: Natalia Aspesi. E da questa ossessione Marco Cavani trae spunto per regalarci un romanzo autobiografico che con grande ironia celebra l'amore, in tutte le sue forme.