Luglio 1986. Leo Pontecorvo, quarantottenne medico di successo, viene accusato di un reato ripugnante. Dalla sera alla mattina, il professor Pontecorvo si ritrova trasformato nell'oggetto privilegiato del pubblico biasimo, vittima inerme di odio, pettegolezzo, delazione, calunnie, intimidazioni. Ciò che lo annienta, tuttavia, è il silenzio della moglie e dei figli. Che siano loro i primi a non credere alla sua innocenza? La sua è la storia di un uomo di successo giunto alla resa dei conti. Una figura che non potrà non determinare anche i destini dei due figli, Filippo e Samuel: indolente e superficiale il primo, brillante e determinato il secondo, non potrebbero essere più diversi, eppure sono sempre stati inseparabili. Fino a quando i loro destini non sembrano invertirsi all'improvviso. Nemmeno l'eccezionale, incrollabile Rachel, che veglia su di loro da quando li ha messi al mondo, può fermare la corsa vertiginosa dei suoi ragazzi lungo il piano inclinato dell'esistenza. Forse, però, potrà difendere fino all'ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda tutti...
Alessandro Piperno nasce a Roma il 25 marzo 1972 ed è uno scrittore, critico letterario e accademico italiano. Da famiglia di origine ebraica inizia gli studi universitari in Toscana, a Pisa laureandosi poi a Roma in Letteratura francese presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Sempre a Roma diventa presto professore a contratto e infine ricercatore dall'ottobre 2008 sempre in Letteratura francese.
Nel 2000 ha pubblicato per FrancoAngeli un saggio critico sulla figura di Marcel Proust dal titolo Proust antiebreo.