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Nessuno come noi

Luca Bianchini
pubblicato da Mondadori

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Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani

Editore Mondadori

Collana Scrittori italiani e stranieri

Formato Brossura

Pubblicato 10/01/2017

Pagine 250

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788804674986

Autore down

Luca Bianchini  

Luca Bianchini

Luca Bianchini nasce a Torino l'11 febbraio 1970, che come lui stesso ci tiene a precisare coincide con il giorno in cui iniziano le apparizioni della Madonna di Lourdes.

Trascorre la giovinezza a Nichelino, in provincia di Torino, una piccola cittadina che ha iniziato a espandersi con l'avvento della Fiat. Frequenta il liceo scientifico Majorana di Moncalieri e di cui ricorda sempre i conflitti interni tra i ragazzi di periferia con il desiderio di emanciparsi e i “paninari che affollano la scuola con le loro Timberland”.

Si diploma



21 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Nessuno come noi silvia.feloni

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voto 3 su 5 Un piacevole salto nel passato! Sono d'età con Bianchini e ho vissuto esattamente le stesse marche, gli stessi oggetti, le stesse situazioni. Rispetto agli altri libri, questo un po' mi ha deluso, forse mi aspettavo una trama un pochino più ricca. Scorrevole comunque la lettura. Attendo il nuovo romanzo con ansia!
Nessuno come noi ely.101

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voto 4 su 5 Un tenero salto nel passato. Ho letto questo libro un po' per caso, non ho mai letto niente di questo autore prima d'ora ma mia mamma, come sempre santa mamma, me lo ha consigliato perché a lei era piaciuto, e non si è sbagliata. Nella lettura ho fatto un salto indietro nel tempo, quando ero una ragazzina andavo a scuola, le amiche le sentivo sul telefono fisso di casa e ci si dava appuntamento in centro, e se si doveva contattare qualcuno quando si era fuori c'erano le cabine telefoniche. I protagonisti di questa storia sono tre ragazzi delle superiori, Vincenzo detto Vince, Cate e Spagna. Il primo è il classico ragazzo di periferia che vive in una piccola casa ed il padre fa i turni alla Fiat. Poi c'è Cate, la bella del gruppo, sempre presa da un ragazzo o da un altro, ma che in fondo è insicura, e poi Spagna, la dark del gruppo, quella che si veste sempre di nero ma che in fondo ha un cuore tenerissimo. Io personalmente ho adorato il personaggio di Spagna ed il suo fidanzato Vanni. I tre sono amici inseparabili, chiamati da tutti "I tre cuori in affitto" , ma il cuore invece è una cosa strana, infatti Vince è innamorato da sempre di Cate, ma lei lo vede come un amico, il suo migliore amico, e lo sommerge sempre con i racconti delle sue incasinate storie d'amore. Nella loro classe arriva Romeo, figlio di borghesi e che di soldi ne ha eccome, ma se a prima vista può sembrare che sia odioso anche lui mostrerà un lato del suo carattere che è ben diverso dalle apparenze. Romeo non ha amici ed inizia a frequentare Vince che gli da ripetizioni sulle varie materie, ed i due diventeranno inseparabili. Romeo ha bisogno di un amico vero, e Vince vuole distrarsi da Cate e dal suo ultimo fidanzato, e così i due ragazzi, diversissimi tra di loro, si ritrovano affiatati. Ma l'amicizia non è mai una cosa semplice, ed ecco che Romeo e Cate si mettono assieme, e per Vince questa è l'ennesima pugnalata da parte di chi vuole bene, ma è troppo buono per lamentarsi e fa buon viso a cattivo gioco. Ad animare ancora di più la storia ci sono anche la professoressa Bottone, insegnante di Italiano e Latino dei ragazzi, che, complice la comune passione per l'Ariosto, instaurerà una storia con il padre di Romeo. Proprio quest'ultimo saputo della cosa taglierà i ponti con tutti, Vince Cate e pure la scuola, ma sarà proprio Vince questa volta a prendere in mano la situazione ed aiutare l'amico. Una storia carina e ben narrata, che prende a tal punto da non riuscire a smettere di leggere. Tutti i personaggi hanno la loro personalità e la loro vita personale che è sempre ben narrata e descritta nei particolari. Gli ambienti, le situazioni ed i dettagli sono ben descritti e molto realistici, che non solo dimostrano che l'autore gli ha vissuti, ma sarà facile per chiunque ha memoria di quegli anni ritrovarsi e fare un salto nel passato. L'autore ha ambientato il racconto nel 1987, chissà chi di voi ricorda i dettagli di quei tempi. Ho trovato questo libro davvero carino, tanto che avrei voluto prendere da parte Cate per spiegarle un paio di cose sul suo modo di comportarsi con Vince. Consiglio sicuramente questo libro, anche solo per passare una qualche ora immersi nella lettura con divertimento e spensieratezza. Come sempre auguro a tutti voi una buona lettura, ed io vi do appuntamento alla prossima recensione librosa. #lamiarecensione -
Nessuno come noi annaritapaolicelli

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voto 3 su 5 "Nessuno come noi" è un libro sicuramente scorrevole, l'ho trovato originale con una storia che lascia alle spalle la tecnologia e fa subentrare lettere, messaggini di carta, cabine telefoniche, telefoni di casa, walkman, cassette, insomma cose che oggi non abbiamo quasi più e che negli anni a venire troveremo sempre meno. Una piacevole nostalgia accompagna il lettore post 30, gli "under" invece, avranno il piacere di conoscere e di assaporare il nostro mondo. I personaggi sono ben descritti, così come i luoghi in cui sono situati. Lascia poco spazio all'immaginazione perchè l'autore è molto chiaro nel raccontare e in qualche modo anche nel raccontarsi... Luca Bianchini lo definirei "uno di noi", scrive "come si mangia", senza troppi giri di parole, centra l'obiettivo in ogni capitolo, non ti stanca, ti appassiona e ti fa sorridere. Ti dona leggerezza, che in questo mondo non fa mai male. #lamiarecensione -
Nessuno come noi muriel1960

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voto 4 su 5 #lamiarecensione Il romanzo è fresco, spontaneo, leggero ma non troppo, si legge tutto d un fiato. 1987 Torino una città splendida come mille altre. La fotografia di un periodo pieno di promesse, emozione, amore. Si ritorna adolescenti tra le paure ed i sogni di questi ragazzi ben delineati, le loro sofferenze e la loro amicizia forte, fortissima e disarmante a volte. La sottile linea tra la sofferta crescita di una generazione pulita, selvaggia, tremendamente vera. Un inno alla vita e all'amicizia, un sentimento puro e bellissimo, un romanzo tenero con tante sfumature dove perdersi per poi ritrovarsi sempre più uniti pur nella complessa diversità. Bello
Nessuno come noi ragazza16

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voto 2 su 5 #lamiarecensione. Per chi ancora si sente di appartenere alla vecchia generazione il racconto è un tuffo nel passato. In una qualsiasi città, paese o frazione dellItalia settentrionale, centrale o meridionale i lettori si ritrovano seduti sui banchi di scuola, a condividere la bellezza e la drammaticità dellessere adolescenti. E così un bacio rubato diventa Amore, una parola non detta scatena lOdio, un abbraccio inaspettato suscita Solidarietà e un incontro mancato genera Tristezza. La storia è fine a se stessa, è un mezzo che, articolandosi in una serie di eventi e vicissitudini, rappresenta una occasione di dialogo, di confronto, di crescita per i ragazzi che non sono come i bambini e non sono come gli adulti e poco importa che il protagonista sia un certo Vincenzo che abita in un bilocale e che si sia preso una cotta per una ragazza innamorata del suo migliore amico. Lo spunto di riflessione, però, si diluisce un po con il lieto fine che sembra mettere a tacere tutto lintreccio polveroso creatosi. Allora rimane un sorriso per una simpatica storia adolescenziale e rimane ancora lidea della categoria delladolescente incompreso perché nonostante siamo stati tutti adolescenti nessuno è come noi.
Nessuno come noi raimondo.norma

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voto 5 su 5 #lamiarecensione. Scriveva Francis de Croisset, noto drammaturgo, librettista e scrittore francese, che la lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno. Di tutti i mezzi di trasporto, il treno è proprio quello che amo di più. Leggendo la nuova pubblicazione di Bianchini, frutto del suo risfogliare il diario scolastico di trentanni prima, ho viaggiato nel passato. Mi sono ritrovata indietro di 28 anni, a quel magico 1989 della mia maturità. Bianchini ha ambientato i suoi racconti in una classe terza del Majorana di Moncalieri, da lui frequentato. Io li ho rivissuti tra le mura dell'istituto dove ho conseguito il diploma di ragioneria. Dai cassetti della memoria, insieme ai racconti di Vince, Cate, Spagna e Romeo, che sarebbero benissimo potuti essere quelli miei e dei miei compagni, ho tirato fuori le colonne sonore degli anni `90 (Level 42, Duran Duran, Spandau Ballet), le mode del momento (i dark, i paninari, gli zainetti Invicta), la meravigliosa gita di quinta a Vienna (voi non ci crederete, ma i protagonisti del libro alloggiano nello stesso hotel che ospitò me ed i miei compagni, il meraviglioso Rathaus Park) e tanta nostalgia. Ho ritrovato la consapevolezza di una convinzione a me cara, ovvero che, alla fine, la nostra esistenza ruota intorno a due cardini guida, lamore e lamicizia, che spesso si sovrappongono e, nei casi più fortunati, si trovano nella stessa persona. Se vi va di fare un viaggio in prima classe, leggetelo anche voi.
Nessuno come noi pisaluke

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voto 5 su 5 #lamiarecensione-Questo piccolo capolavoro è giunto nelle mie mani per caso, un regalo inaspettato che mi ha subito incuriosito considerata la mia completa ignoranza delle opere di Bianchini. La storia mi ha colpito nel profondo, facendo riaffiorare alla memoria un periodo della mia vita a cui non pensavo più da tanto tempo. Personalmente non ho vissuto intensamente quegli anni, li ho attraversati di corsa, come un clandestino. Rivivere quel mondo descritto nel romanzo (paninari, motorini a pedali, cabine telefoniche e Patsy Kensit) mi ha completato, ha fatto sì che mettessi i puntini sulle "i" di una giovinezza smarrita. Bianchini è un revisionista dell'anima, ha creato un sogno, una sorta di catarsi che fa rivivere, osservare e capire tante scelte inconsapevoli che avrebbero poi condizionato l'esistenza di gran parte della mia generazione, cioè di chi è nato nei primi anni settanta. Il romanzo è un lavoro semplice e umano che ha riportato in vita il me stesso del passato dandomi la possibilità di porre degna chiusa a un adolescenza lasciata a metà, interrotta con la stessa ansia con cui fu vissuta. Un salto nel tempo degli adolescenti anni ottanta, che poi, sotto sotto, non sono così diversi da quelli di oggi: amori, delusioni, esplosioni di gioia, confusione e tanta speranza.
Nessuno come noi ragazzainrosso

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voto 2 su 5 #lamiarecensione Il romanzo si configura come uno Young Adult italiano. Siamo in una classe di un liceo come tanti. Gli allievi appartengono a categorie ben definite (Paninari Belli Secchioni) e gli anni 80 fanno da sfondo con le loro mode, canzoni, abitudini e programmi televisivi (per chi ha vissuto quegli anni sarà sicuramente piacevole poter tornare indietro nel tempo). I personaggi principali sono altamente stereotipati e sicuramente prevedibili. Mancano di personalità o comunque sono privi di un tratto distintivo che li distingua. Vince appartiene a una famiglia modesta di Nichelino. Almeno inizialmente soffre questa sua diversità e quasi si vergogna del suo modo di vivere. Come da copione, è innamorato perso della sua migliore amica, la quale, però, lo vede solo come il suo confidente. Nel momento in cui Romeo entra nella sua vita, il ragazzo, inizialmente a disagio, si lascia poi travolgere da quel mondo così diverso dal suo. Cate, innamorata dellamore, è continuamente alle prese con problemi di cuori insormontabili. Pur essendo evidente linteresse che Vince prova nei suoi confronti, finge di non notarlo e continua a usare il povero amico come valvola di sfogo e cuscinetto. Spagna, la dark per eccellenza, è la più vissuta del gruppo. Anche lei alle prese con disastri amorosi, si atteggia a esperta di sessuologia e dinamiche fra coppie. Onestamente è la più simpatica del trio! Romeo, infine, è il tipico ragazzo abituato a vivere nel lusso e a ostentare ricchezza. Veste con abiti firmati, possiede il motorino, abita in unimmensa villa sulle colline e suo padre è un noto professore universitario. Ragazzo fragile dietro la maschera di sbruffone, il giovane troverà nel trio Tre cuori in affitto veri amici, pronti a completarlo e a renderlo una persona migliore. Vi è infine Betty Bottone, professoressa di Italiano e Latino, grande appassionata di danza, insegnante ligia al dovere, amante della Letteratura e protagonista di una vicenda amorosa alquanto difficile. Il romanzo segue una struttura narrativa lineare seguendo il calendario scolastico. Lautore sceglie una prosa semplice, lineare e molto dialogata, tuttavia non riesce a conquistare pienamente lattenzione del lettore, il quale si trova dinanzi a un testo già letto, prevedibile e dal finale decisamente frettoloso e in un certo senso incompleto. Una lettura leggera, adatta anche a un pubblico giovane, ma che non riesce a colpire nel segno.
Nessuno come noi pancetta1

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voto 1 su 5 #lamiarecensione - Acquistato sulla scia del periodo lieto vissuto al liceo, pensavo di ricrearlo anche se solo momentaneamente con la sua lettura. Invece sono rimasta delusa. Non mi ha lasciato nulla. Sarà un discorso legato alletà e dal trascorrere del tempo? E lontano il periodo in questione e quindi rivivere certe situazioni non è sempre così semplice? Alcuni libri precedenti mi hanno assai divertita e trastullata. Nello specifico Io che amo solo te, cena di natale, a cui è seguita la trasposizione cinematografica. Entrambi li ho trovati originali nella loro estrema semplicità.
Nessuno come noi apimma

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voto 3 su 5 Confesso che dopo "la cena di Natale" ero un po' "preoccupata" ... Dopo aver adorato "Io che amo solo te", ero rimasta un po' male leggendo il seguito. Ho preso immediatamente l'ebook il giorno dell'uscita e per un paio di giorni sono stata lì a chiedermi: lo leggo o non lo leggo? Poi ho iniziato. E subito è finito. Un tuffo nel passato. Per chi ha vissuto gli anni '80 a scuola è veramente un tuffo nel passato: la felpa Best Company, le "musicassette", i bigliettini di carta passati da un banco all'altro, i paninari... ricordi di "una vita fa".. Niente di nuovo, quindi, ma bisogna pur saperle raccontare le storie. E Luca sembra proprio avere questo gran dono. Finalmente ritorna il Luca Bianchini che amo. La storia è fatta di amicizia e buoni sentimenti che strappa più di un sorriso. Si legge con facilità e, anche se non è breve, finisce troppo presto. Però... c'è qualcosa che mi manca: quella scintilla che mi aveva fatto innamorare di "Io che amo solo te". #lamiarecensione -
Nessuno come noi c1i2a3

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voto 3 su 5 #la mia recensione - Romanzo che ci riporta indietro nel tempo, al periodo del liceo, della prima adolescenza! Bianchini narra l'amicizia tra tre ragazzi di Torino che verrà stravolta dall'arrivo di un ripetente viziato e di buona famiglia, e della loro insegnate Betty Bottone, che li veglierà instancabilmente! Questo liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia, sarà testimone delle loro esperienze più belle e dolorose, e di un amore inaspettato che metterà alla prova la loro amicizia. Situazione che affronteranno senza l'influenza, e le distrazioni dei mezzi tecnologici di oggi. Un intreccio altalenante di emozioni. L'autore attraverso la sua penna ci invita a ricordare i momenti dell'adolescenza, che anche noi abbiamo vissuto quelle emozioni e affrontato situazioni belle ma anche dolorose, a riflettere su ciò che siamo diventati oggi, e a chi oggi è adolescente di vivere la vita così com'è, di cogliere l'attimo e di non nascondersi dietro le apparenze, perché si è padroni del proprio destino!
Nessuno come noi stefaniabaccichetto

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voto 3 su 5 Questo è un libro che ho desiderato leggere fin da quando ne ho visto la sinossi: un po' perché non avevo mai letto niente di Bianchini e pensavo fosse giunta l'ora, ma soprattutto perché questo libro parla degli adolescenti degli anni ottanta e, anche se nel 1987 il capitolo dell'adolescenza l'avevo chiuso (ma da pochissimo, eh!), parla dei miei anni ruggenti. Gli adolescenti degli anni ottanta, sono quelli cresciuti: - con la mamma che passava incessantemente la lucidatrice, dando lavoro ai reparti ortopedia di mezza Italia; - con le spalline imbottite fissate con il velcro che si attaccava ovunque tranne dove doveva, o strategicamente piazzate sotto alla spallina del reggiseno, rendendo simile a Quasimodo anche un collo di giraffa: - con i Levi's 501 che Nick Kamen andava a lavare nella lavanderia a gettoni, rimanendo in mutande che a vederle ora, manco mi nonno (e sappiate che le lavanderie che ora fioriscono ad ogni angolo vengono aperte proprio da quelle che erano adolescenti in quel periodo, con la segreta speranza che prima o poi Nick Kamen varchi la loro soglia, senza pensare che se entrasse ora probabilmente lo infilerebbero in lavatrice con i jeans ancora addosso) - con i pomeriggi passati davanti all'unico televisore di casa, a guardare Jovanotti a Radio Deejay o Sonia Braga in Dancin' Days e Agua Viva. Quelle adolescenti che, se aspettavano una telefonata dal "fidanzatino", dovevano minacciare di morte chiunque si avvicinasse all'apparecchio telefonico (mica cordless, A FILO!), oppure vagare alla ricerca di una cabina telefonica, sperando di trovarla libera, di avere abbastanza gettoni in tasca, di non avere la fila fuori che augurava le peggiori malattie, metà delle quali avevi altissime probabilità di contrarre solo avvicinando la bocca alla cornetta zozza che più non si può. Questo romanzo parla di tutto questo. E' la storia di tre inseparabili amici, Vince, Cate e Spagna, che frequentano "il liceo scientifico statale Ettore Majorana di Moncalieri. Un luogo che odiavano o amavano a seconda se quel cancello dovevano varcarlo per entrare o per uscire." Un terzetto che subisce qualche scossone dopo l'arrivo di un nuovo alunno, Romeo, un bocciato che frequentava un liceo privato con scarsi risultati, che si attira subito le antipatie di tutti per la sua aria di superiorità e i suoi atteggiamenti boriosi. Potrei paragonare questa lettura ad un castello di carte: dopo un inizio un po' traballante, sono riuscita ad entrare nel clima giusto e a godere della storia. Ho iniziato ad apprezzare la nascita e la crescita dell'amicizia tra Vince, figlio "abbastanza meridionale" di un operaio alla Fiat, e Romeo, figlio borghese della "Torino bene", quelli che "è meridionale ma è brava". Mi sono anche affezionata ai personaggi, odiando un po' Cate, la classica tipa che tiene il piede in due scarpe, a volte anche tre, salvo poi piangersi addosso quando le scarpe si rompono. A tre quarti del libro, quando ormai la storia era decollata ed ero curiosa di sapere come si sarebbero concluse le vicende dei protagonisti, purtroppo le carte hanno iniziato a cozzare le une sulle altre, e una conclusione degna del miglior "Lancio Kolossal" d'annata, ha fatto crollare tutto. In buona sostanza è stata una lettura piacevole, che mi ha fatto fare un tuffo nel passato, ma lasciandomi un segno molto flebile a fine lettura. Consigliato a chi quegli anni li ha vissuti e ai loro figli, se avessero curiosità di scoprire come si viveva nell'Era Analogica e come si potesse (egregiamente) sopravvivere senza cellulari o connessioni, andando fin sotto casa dell'amico per citofonare e chiedere "Ohi! Di matematica che c'è da fare?" e vedendo la sua faccia scocciata al posto degli emoticon che siamo abituati a vedere ora. E a chi cerca una lettura d'evasione. #lamiarecensione
Nessuno come noi valu7

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Quando ami uno scrittore e i suoi libri e ti trovi a leggere il nuovo romanzo è come la prova del nove perché non vuoi una delusione ma vuoi essere sorpresa come i precedenti. Ebbene, devo dire che Bianchini non si è smentito. "Nessuno come noi" è un romanzo che fa tornare agli anni 80. Un viaggio nel tempo dolce, semplice e romantico. Lo consiglio.
Nessuno come noi raffaelemeola

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voto 3 su 5 Romanzo letteralmente divorato. Per qualche momento sono tornato indietro nel tempo, quasi come se fosse davvero qualcosa di reale. Ho vissuto tutte le emozioni degli anni del liceo, intensamente. Commozione, delusioni, gioie, spensieratezza, prime cotte... se un romanzo è magia, Luca Bianchini ha colto nel segno. Come sempre.
Nessuno come noi logan66

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voto 4 su 5 Bianchini ha il dono di farci tornare indietro nel tempo e rivivere gli anni spensierati del liceo, quando eravamo ancora ignari del fardello che la vita ci riserverà in futuro. Uniche pene quelle d' amore, ansia per lo studio ma nemmeno troppo, voler sentirsi parte di un gruppo per non restare esclusi e quindi unico valore sacro l' amicizia, che aiuta ad affrontare qualunque avversità! Un bel tuffo nella nostra gioventù. #lamiarecensione
Nessuno come noi logan66

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voto 3 su 5 Questa volta Luca Bianchini ha l'abilità di catapultarti indietro ai tempi del liceo e farti rivivere emozioni dimenticate come il suono della campanella e del rumoreggiare degli studenti, percepire l' odore del gesso, della carta e quel vago " odor di umanità" che permeava tutte le classi. Credo che ciascuno di noi abbia conosciuto un Vince, una Caterina o una Spagna durante il liceo ed abbia avuto " uno nuovo" in classe, bocciato o trasferito da studiare sottecchi per capire che tipo era. Mi sono sentita di nuovo adolescente, con l' animo leggero, ancora ignara dei pesi che la vita ti appiopperà in futuro. Unici pensieri le pene d' amore, l'ansia dello studio, ma neanche troppo, il giudizio degli altri se non sei parte del gruppo, coi vestiti alla moda e magari il motorino. Ho rivissuto gli anni in cui l' amicizia aveva un valore sacro e ti dava forza e sostegno nella vita che non per tutti era facile e scontata. Un tuffo benefico nel passato!
Nessuno come noi delfinomt69

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voto 5 su 5 #lamiarecensione anche questo libro non ha deluso le aspettative Luca Bianchini ha fatto centro per l'ennesima volta. Una storia semplice in cui ci si ritrova se nel 1987 si aveva l'età dei protagonisti e si frequentava Torino. Nessuna storia che si intreccia con le altre e poi così scontata e poi anche la cura nel descrivere i dettagli di una Torino ormai molto cambiata.
Nessuno come noi robertadonadoni10gmailcom

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voto 5 su 5 #lamiarecensione. Romanzo molto ben scritto che mi ha riportata immediatamente ai tempi del liceo dove le cose che avevano più valore in assoluto erano gli amici e l'amore. Mentre leggevo mi veniva spontaneo sorridere perché, mentre il protagonista esprimeva i suoi sentimenti nascosti per l'amica, pensavo a quando avevo vissuto io determinate situazioni: l'amore non corrisposto, le pazzie giovanili, aspettare una chiamata attaccati al telefono in quanto ancora non esistevano i cellulari e gli sms, litigare con la migliore amica e far subito pace il giorno dopo, la prima sigaretta e la paura di essere scoperti dai genitori, le corse in motorino...insomma, Bianchini ha colpito nel segno! Credo che tutti rimarranno affascinati da questa lettura, molto scorrevole e spensierata perché, chi in un modo e chi in un altro, tutti abbiamo vissuto esperienze di questo genere durante quel periodo della nostra vita chiamato adolescenza. Romanzo consigliato a tutti coloro che vogliono fare un tuffo nel passato, leggere un libro tutto d'un fiato e far riaffiorare tutti i momenti rimasti indelebili nel cuore. Un grazie all'autore per avermi fatta ritornare diciassettenne per un giorno intero.
Nessuno come noi elvira32

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voto 5 su 5 Anche questa volta Bianchini colpisce nel segno. Per chi ha vissuto la scuola negli anni 80 e' un bel ritorno al passato al mondo dei paninari, dei succhi di frutta con il latte, delle felpe della Best Company. Bella la storia dei tre ragazzi protagonisti.. Anche stavolta Bianchini si legge che è un piacere.
Nessuno come noi raffaelenuovo

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voto 3 su 5 Scritto in modo semplice e fluido. Utile per spezzare letture un po' più impegnative. ho apprezzato, logicamente, i "bei tempi" descritti. Come sempre la lealtà, l'amicizia e l'amore superano qualsiasi cosa. Un libro molto dolce e romantico. - #lamiarecensione
Nessuno come noi dedeh180376

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voto 5 su 5 Bianchini fantastico come al solito. Questo romanzo ti fa tornare indietro nel tempo...ai tempi delle scuole superiori, dei paninari...periodi in cui gli unici pensieri erano lo studio, gli amici e la moda. Praticamente l'ho letto in due giorni!
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