In una terra selvaggia e primordiale, ammantata di storia e superstizione, un vomere traccia il solco di una città: nessuno immagina che è appena nata Roma, la Città Eterna. La storia dietro quell'attimo fatale è però molto diversa dalla leggenda che tutti conosciamo, perché avviene in un tempo di fame, freddo e carestie, dove la sopravvivenza è spesso sinonimo di sopraffazione. E la lupa non è affatto quella che i miti ci hanno tramandato. Perché la fondazione di Roma è un'avventura cruda e disperata, un'epopea di resilienza, un solco di sangue tracciato nel nostro passato che racconta la sfida primordiale fra due gemelli consacrati dagli dèi, e il suo doloroso esito, che ne ha proclamato il vincitore: Romolo, il bambino sopravvissuto alla morte, il ragazzo che ha combattuto nel fango e nel dolore, l'uomo che per realizzare il suo sogno ha piegato un mondo ostile, brutale e dominato dalla violenza, dando così inizio alla più gloriosa potenza antica che la storia ricordi. Romolo, il primo re.
Ho partecipato da vicino all'iniziativa editoriale che si apre con "Romolo" che, come dice il titolo stesso, è solo il primo dei Sette Re di Roma. A questo titolo, nella uniform edition di Mondadori Oscar Bestsellers Historia seguiranno altri sei romanzi, tutti scritti a più mani da Franco Forte, uno più bello dell'altro. L'epopea dei sette regnanti che tutti abbiamo studiato a scuola, mandando a memoria i loro nomi... ma senza forse mai chiederci quali fossero stato le loro vicende, i loro amori, le loro vittorie e le loro sconfitte. Una serie mai tentato prima d'ora. Quattordici autori per sette romanzi. L'epopea ha inizio.
Romolo. Il primo re
Beppe Roncari - 10/02/2019 09:24
4/
5
"Romolo - Il primo re" affronta il mito della fondazione di Roma da una prospettiva molto interessante. Gli autori, Franco Forte e Guido Anselmi, si chiedono: che cosa potrebbe esserci di vero nelle leggende tramandate sui due gemelli? Come è possibile coniugarle con l'indagine storica degli archeologi? Ne risulta un libro di avventura, appassionante, che segue con fedeltà il dettame del mito fondativo di stampo latino (non quello tardo di origine greca, che vedrebbe i latini discendere da Enea). Romolo è buono, riflessivo, lungimirante, pensa agli altri oltre a se stesso e vuole fondare una civiltà. Remo è invece succube del fratello, istintivo, primitivo, violento. Lo scontro fra i due è inevitabile. Dopo la morte di Remo, Romolo deve affrontare un altro antagonista, Tito Tazio, re di Cures, con cui - pochi lo ricordano - è costretto a dividere il regno per alcuni anni. Un'immersione nell'VIII secolo a.C. e nelle nostre leggende più genuine. Consigliato.
groncari78 - 10/11/2020 21:01
Beppe Roncari - 10/02/2019 09:24