Nel novembre del 1913, alla viglia del primo volume della "Recherche du temps perdu", Marcel Proust aveva dichiarato: "Mi trovo nelle condizioni di una persona che possegga un arazzo troppo grande per gli appartamenti attuali e sia costretta a tagliarlo". La prima edizione di "Du cote de chez Swann" annunciava, comunque, la conclusione dell'opera in due altri volumi che sarebbero apparsi l'anno successivo. Ma "A l'ombre des jeunes filles en fleurs" venne pubblicato solo nel giugno del 1919 e non era il penultimo volume della "Recherche": nonostante i tagli, l'arazzo tendva a dilatarsi.