Al seguito di un circo equestre, arriva in Bosnia una contorsionista mulatta che dicono sia la figlia naturale del futuro padre di Getulio Vargas: sorella, dunque, di colui che un giorno sarà presidente del Brasile. Lei si sposa con un anarchico serbo e mette al mondo un bambino bellissimo, ma che ha due indici per mano. L'anomalia è interpretata come indizio di predestinazioe all'assassinio e, giovanissimo, Dimitri -questo è il nome del nostro eroe- viene assoldato dalla Skola Atentatora: una scuola severa, che lo educa all'omicidio e lo cresce nel'odio per tutti i tiranni. Dimitri si rivela un allievo promettente, abilissimo con ogni tipo di arma da fuoco, dotato tra l'altro di un fascino indiscutibile. Dimitri, però è soprattutto un pasticcione, e per tutta la vita dimostra una goffaggine più che rara. Scelto per compiere alcuni dei più clamorosi attentati del Novecento, da Fracesco Ferdinando Roosevelt, non riesce mai ad assolvere il proprio compito: i due indici gli si incastrano nel grilletto, oppure scivola su una buccia di banana... In compenso, nelle sue picaresche peregrinazioni ha modo di conoscere alcune leggende viventi: sull'Orient-Express flirta con Mata Hari, Marie Curie gli salva la vita, a Parigi incontra Picasso, Cocteau, Apollinaire. E visto che la sua avventurosa esistenza si districa fra Brasile, Europa e Stati Uniti, gli incontri avvengono al di qua e al di là dell' Atlantico, a volte con conseguenze clamorose, per quanto accidentali:per esempio, è Dimitri il responsabile dell'arresto di Al Capone, in seguito a uno dei suoi pasticci. L'ultima tappa è Rio; l'ultimo incontro ecellente è quello con Getulio Vargas; e l'ultimo compito di Dimitri è quello di uccidere suo zio: ci riuscira? Cambierà idea? O la sua bislacca fortuna lo condurrà a una soluzione imprevista?