Gangster violenti e pasticcioni, investigatori privati che vanno dallo psicanalista, pugili laureati, mogli imprudenti protagoniste di cassette a luci rosse: i racconti geniali dell'autore di "Fargo" e del "Grande Lebowski". Quella che Ethan Coen disegna nei "Cancelli dell'Eden" è una mappa dell'inadeguatezza: i personaggi sono sempre esclusi dal paradiso che vorrebbero raggiungere e che comunque non sembra diverso da una brutta stanza di un motel. Un quadro esilarante ma molto amaro del sogno americano, anche se, come dice lo stesso autore nell'intervista di Antonio Monda "non ho mai avuto intenzione di proporre una critica sociale, ma non posso negare che questo sia il modo in cui vedo il mondo che mi circonda... ritengo che i cosiddetti 'losers' siano molto più interessanti di coloro che hanno successo, e che hanno una potenzialità comica molto più ampia".