Martin Amis racconta la vita di un dottore tedesco sotto il nazismo, in una disorientante cronologia invertita. La freccia del tempo punta rigorosamente all'indietro. E in questo capovolgimento, la realtà della storia ci balza incontro come per la prima volta. Con una presa ironica di allarmante "divertimento". Invertire la freccia del tempo è invertire il segno morale degli eventi. E, forse, il modo per rivelarne il senso. Ma è anche una sfida alle possibilità della narrativa che solo un grande scrittore, capace di reinventare ad ogni suo libro l'universo letterario, poteva con successo affrontare.