Nella campagna romagnola si consuma un delitto selvaggio e crudele. Troppo selvaggio e troppo crudele perfino per quel periodo dell'immediato dopoguerra, nel corso della prima estate senza fascismo, che non dovrebbe essere così torbida, e invece lo è. Allora per risolvere questo caso efferato il commissario De Luca può tornare utile al brigadiere Leonardi, che ricorda di averlo incontrato durante l'altra sua vita, quando era «il miglior poliziotto d'Italia», mentre ora il suo nome è finito nella lista dei criminali fascisti e i partigiani vogliono fargli la pelle. Leonardi potrebbe denunciare De Luca, invece lo costringe ad aiutarlo nelle indagini: ha bisogno della sua bravura e della sua conoscenza di un passato ancora vivo per trovare lo spietato assassino che ha ucciso a bastonate un'intera famiglia.
L'estate torbida. Un'indagine del commissario De Luca
Renzo Montagnoli - 17/12/2021 16:25
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Nellepisodio precedente (Carta bianca) avevamo lasciato il commissario De Luca che dopo aver risolto un difficile caso, incontrato il suo ex comandante della Sezione Politica e aver appreso di essere stato inserito, dai partigiani, nella lista nera, aveva aderito allinvito del suo ex superiore di fuggire con lui verso Nord, visto che ormai gli Alleati avevano passato il Po.
In Lestate torbida invece troviamo De Luca che cerca di fuggire al Sud, ma sullAppennino bolognese incappa in un poliziotto dei partigiani che lo riconosce e che lo ricatta per avere il suo aiuto al fine di scoprire il colpevole di un crudele fatto di sangue, dove unintera famiglia è stata assassinata a bastonate. Il periodo, con i giorni convulsi subito dopo la Liberazione, è descritto molto bene, così come i primi disincanti di chi ha combattuto contro un certo regime e che ora teme, non a torto, di ritrovare a breve nei posti chiave chi comandava prima. La vicenda ha un alto tasso di drammaticità, con De Luca che, oltre a temere che altri scoprano la sua vera identità (i documenti di identificazione portano un altro nome), ha paura che il colpevole di quelleccidio possa sopprimerlo, ma tutto andrà per il meglio, anche se alla fine il nostro commissario dovrà sottomettere il suo operato di ex membro della sezione politica della polizia non solo al giudizio della storia, ma anche a quello della nuova autorità costituita.
Il romanzo è piuttosto breve, ma è appassionante, tanto che una volta iniziata la lettura si è indotti ad arrivare alla fine senza indugio.
Renzo Montagnoli - 17/12/2021 16:25