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Tra i grandi personaggi dell'antica Roma, nessuno è stato più geniale e controverso di Marco Tullio Cicerone. Eppure ben pochi avrebbero scommesso sul suo futuro quando, all'età di ventisette anni, scelse di lanciarsi nell'infido e violento mondo della politica, deciso a raggiungere con ogni mezzo l'imperium, il sommo potere statale. A raccontare la sua straordinaria vicenda umana è in queste pagine il fedele Tirone, il segretario particolare sempre al suo fianco nei momenti più radiosi e in quelli più difficili, testimone dei suoi incontri privati e latore dei suoi messaggi segreti.
Robert Harris ci consegna un ritratto di Cicerone ben diverso dal personaggio solenne che noi conosciamo. Imperium è un grande romanzo che ci svela i retroscena di una realtà fatta di intrighi e di corruzione, singolarmente affine alla nostra. Un affresco ricchissimo e drammatico che mette a nudo i meccanismi della lotta per il potere e le componenti dell'ambizione politica, una rigorosa ricostruzione storica da leggere come un thriller appassionante.

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Romanzi storici , Romanzi e Letterature » Narrativa d'ambientazione storica » Romanzi contemporanei » Autobiografie e biografie letterarie

Editore Mondadori

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 07/10/2010

Lingua Italiano

EAN-13 9788852015298

1 recensioni dei lettori  media voto 5  su  5
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Imperium renzo.montagnoli1

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voto 5 su 5 Robert Harris ha scritto una biografia romanzata di Marco Tullio Cicerone in ben tre volumi, di cui il primo è Imperium (gli altri sono Conspirata e Dictator), avendo laccortezza di farla apparire come il memoriale del suo segretario Tirone, sopravvissuto alla purga di Antonio non figurando nella lista dei proscritti, e deceduto a quanto pare in età molto avanzata, intorno ai cento anni; dapprima schiavo e poi liberto, ricordato anche per aver inventato la stenografia, Tirone racconta in prima persona contribuendo a una parvenza di verità, anche perché si basa su quanto ci è dato di conoscere dalle fonti, e inizia non tanto dalla nascita di Cicerone, ma del sorgere della sua vocazione per lars oratoria, di cui diventò senzaltro il migliore. La prima parte di Imperium (allincirca 170 pagine) è dedicata alla famosa causa contro il governatore della Sicilia Gaio Licinio Verre che tiranneggiò lisola nel triennio 73-71 a C., arricchendosi cospicuamente con i reati di corruzione, concussione e abuso di autorità. Nel libro è possibile apprezzare lintuito giuridico e politico di Cicerone che, sovvertendo ogni pronostico e nonostante tutte le difficoltà e gli strumenti non solo legali che gli vennero opposti, colse una vittoria piena, costringendo limputato alla fuga e allesilio. Grazie al successo contro il difensore di Verre, labile Quinto Ortensio Ortalo, allepoca considerato il miglior legale esistente nellimpero romano, divenne lui il nuovo principe del Foro. Stranamente la realtà fatta di intrighi e di corruzione, di continua lotta per accrescere il potere e per difenderlo ha più di una rassomiglianza con il mondo attuale, segno che nei secoli vi è ben poca traccia dellevoluzione umana. Nella seconda parte si parla del crescente successo politico di Cicerone che, fra Crasso e Pompeo, decise infine di parteggiare per questultimo, trovando la soluzione legale affinché si potesse realizzare il proposito di accentrare nelle sue mani e nella sua unica persona il comando di tutte le operazioni per debellare i pirati che avevano attaccato il porto di Ostia, distruggendo diverse navi allancora della flotta militare. La presenza di questi banditi del mare era indubbiamente tale da creare pericoli, ma questi furono ingigantiti dal desiderio di Pompeo di diventare luomo dai pieni poteri. Dato che in politica vige il do ut des la carriera politica di Cicerone continuò, da edile a pretore, per quanto in questultima veste, a causa del metodo di estrazione a sorte degli incarichi, venne chiamato a presiedere giudizi per il reato di concussione, la sezione tribunalizia meno prestigiosa. Come romanzo storico è di piacevole lettura, grazie a un ritmo moderato pur in in presenza di eventi di inevitabile tensione; piuttosto cè da dire che, data la lunghezza del periodo di riferimento (dal 78 al 63 a. C.) e la notevole varietà degli eventi, a volte si presenta unalternanza di scrittura narrativa con unaltra che potremmo definire di sunto storico, ma si tratta di difetti di modesta entità perché lautore riesce a dare a una visione ordinata del periodo di decadenza della repubblica e che sfocerà poi più avanti nella fine della stessa. Imperium merita sicuramente di essere letto.

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