Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, suo fratello Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l'uno né l'altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l'altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un'oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace?
Amore. Peccato. Salvezza. Morte.
Quale prezzo è troppo alto per l'amore? Di chi ci si può fidare, quando peccato e salvezza coincidono? Ma soprattutto: si possono reclamare le anime perdute?
Una saga che ha conquistato milioni di lettori, che presto sarà un film e che inevitabilmente porta un certo scompiglio ad ogni nuova uscita in libreria.
Ma cosa rende speciale questi romanzi? A mio avviso un concentrato di generi differenti che, mescolati alla perfezione, incontrano l'approvazione dei lettori più esigenti.
La giusta dose di fantasy in scenari urbani esistenti e non, l'avventura, personaggi unici e ovviamente un po' di romanticismo fanno la differenza da ciò che è ordinario a ciò che crea invece assuefazione.
Ovviamente io rientro nella categoria dei lettori drogati, avendo seguito tutta la serie con un certo accanimento, ed è forse proprio per questo che mi permetto, questa volta, di alzare dei dubbi.
La scrittura è indubbiamente la stessa, firma indiscussa di una scrittrice di talento, ma qualcosa nel filo narrativo e' cambiato, qualcosa in quella ricetta perfetta ha subito delle variazioni.
Ho sempre apprezzato nei romanzi di Cassandra Clare l'elemento dominante ovvero il genere Urban Fantasy, ma ne "Città delle Anime Perdute" questo fattore perde un po' del suo spessore lasciando più spazio al romance, non che non sia gradito, ma non è questo che noi fan della serie Shadowhunters cerchiamo: amiamo l'azione, la magia, i colpi di scena e...si anche la storia d'amore - chi di noi non tifa almeno un pochino, per Jace e Clary?- ma oltre cinquecento pagine per lo più su questo...mi sembra un po' eccessivo!
Dunque, per la prima volta, non ho potuto attribuire il mio pieno consenso a questo romanzo, ma ciò non toglie che la lettura sia stata comunque molto piacevole e che attenderò con ansia il sequel "City of Heavenly Fire"!
Debora Campagnoli - 20/05/2013 16:18
Simona Tandredi - 17/10/2012 12:22