Oltre alle storie partigiane, sette in tutto, il cui nucleo tematico fu inaugurato dai Ventitre giorni della città di Alba, la parte piú cospicua del volume è costituita dai racconti «langhigiani», che tra vari progetti occuparono Fenoglio prima e dopo il Partigiano Johnny. Dietro ad essi sta l'enorme lavoro dello scrittore piemontese, dai primi anni Cinquanta fino ai suoi ultimi giorni: i personaggi e le vicende raccontati riportano a un paesaggio esistenziale che, attingendo a una memoria parentale o collettiva, rivela stralci di vita di una provincia per sempre perduta.