Più che un'autobiografia, l'autoritratto di un'attrice che non è figlia d'arte, anche se d'arte ha sempre vissuto; non ha un nome d'arte, ma solo un diminutivo (visto che per l'anagrafe è Gabriella); e se di arte un pochino, ormai, forse ne ha, di parte continua a interpretarne ostinatamente una: se stessa. In questo libro parla della sua vita, delle sue passioni, dei suoi tic e delle sue manie, non seguendo un banale schema cronologico, ma con una serie di brevi capitoli che prendono spunto da un momento particolare immortalato in una fotografia.