I suoni della campagna romana. Per una ricostruzione del paesaggio sonoro di un territorio del Lazio. Con CD Audio

Questo volume, realizzato dal Centro Regionale di Documentazione, prende in considerazione un territorio del Lazio che in passato ha rappresentato uno straordinario polo di attrazione per letterati, viaggiatori, artisti, folkloristi, etnografi, etnomusicologi, i quali vi hanno trovato un 'concentrato' di storia, natura e cultura, fra loro intrecciati in un contesto di particolare fascino. Per questa sua condizione, la Campagna romana è stata oggetto di riflessioni, studi, opere antologiche, che ne hanno evidenziato, di volta in volta, i diversi aspetti. Il volume prende in esame l'aspetto sonoro e musicale, finora non trattato in modo unitario, e lo fa attraverso una lunga e approfondita ricerca bibliografica, archivistica e iconografica, che ha coinvolto numerosi soggetti istituzionali. Il paesaggio sonoro della Campagna romana - frutto degli insediamenti e delle attività stagionali di contadini, pastori, allevatori di diversa provenienza - viene proposto come un bene culturale da valorizzare attraverso una ricostruzione e un'interpretazione basate sull'utilizzo di fonti eterogenee. Fra queste la documentazione audio-visiva assume valore di centralità. Infatti il volume è corredato da novantasette immagini e da un disco contenente registrazioni sonore effettuate in un lungo arco di tempo, dal 1948 al 2000, che testimoniano anche di significative, odierne, persistenze. La Campagna romana, nella sua configurazione storico-culturale, appare come un'area definita non soltanto dai suoi confini geografici, ma anche dalle diverse provenienze dei suoi abitatori stagionali. Pertanto il suo territorio si collega a vari altri territori laziali ed extra-laziali, come il volume ampiamente mostra. Tali collegamenti appaiono oggi tanto più significativi, in quanto essi riguardano una serie di aree per le quali la Regione Lazio ha avviato programmi di valorizzazione integrata ambiente-cultura-turismo: la 'Media Valle del Tevere' lungo il versante settentrionale, la 'Valle dell'Aniene' e i 'Monti Lepini' rispettivamente lungo i versanti orientale e sud-orientale. Il volume costituisce, dunque, un tassello per la conoscenza di un territorio di grande.fascino, che, sia pure oggi fortemente trasformato, resta connotato in modo indelebile dalla frequentazione e dall'affezione dei tanti uomini illustri che lo hanno percorso fra l'Ottocento e il Novecento dello scorso secolo, osservandone il paesaggio e le genti: un grandioso monumento, la cui valorizzazione esige una ricostruzione critica. E' un compito a cui questo volume si prefigge di dare un contributo. (Alessandro Voglino, Direttore Regionale Cultura, Sport e Turismo)

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