Peppe fa la pipì a letto, scrive lettere d'amore e sogna di uccidere un uomo, Giacomo accompagna sua madre a fare la lotta nel fango in discoteca, Aniello ha il padre che alleva uno squalo in piscina e lo nutre con gatti vivi, Santina viene da una famiglia di camorristi e non tocca niente per paura di sporcarsi le mani, Regina è dislessica e nessuno se n'è mai accorto. Non vanno a scuola anche se avrebbero l'età per farlo. Vivono per la strada, nelle sale giochi, nei bar; lavorano in nero per centomila lire alla settimana. Nesuno si è mai occupato della loro sorte, finché un gruppo strano di persone è andato a cercarli offrendo una scuola diversa da quella che li ha respinti e perduti. Sono insegnanti di prima linea, impegnati da anni nei quartieri più degradati, con i ragazzi peggiori, gli ultimi della classe. Questo libro racconta le storie dei ragazzi e dei maestri di una scuola di strada a Napoli, dove l'abbandono scolastico negli anni dell'obbligo è ancora un problema drammatico e dove il progetto Chance ha l'obiettivo di portare alla licenza media novanta alunni difficili. Racconta il coraggio che ci vuole per sopravvivere all'infanzia e all'adolescenza quando non ci sono né luoghi né persone capaci di offrire riparo e appoggio. E l'ordinario eroismo degli insegnanti che non si danno per vinti nonostante il cinismo delle istituzioni, gli stipendi bassi, l'indifferenza del mondo intero, e continuano a credere che l'amore sia l'unica possibile disciplina.