Un testo che esprime profonda fiducia nella umana capacità di discernimento senza ignorare la complessità del presente e le distorsioni degli stili di vita dominanti. Il fecondo quanto inaspettato intreccio tra i percorsi di Pieper e di Bonhoeffer - due interpreti della sapienza della Parola e della ricerca umana di senso - sollecita ad assumere la ricerca del vero e del bene come "lievito" operante nella storia, contestando radicalmente ogni rassegnata accettazione dell'esistente. Sapienza e intersoggettività, autonomia della coscienza ed esercizio del discernimento rendono possibile la realizzazione di un'esistenza autenticamente umana, senza rinchiudersi nella logica del privilegio di sé.