Nate come meditazioni per gli esercizi spirituali predicati ai vescovi del Piemonte e dell'Abruzzo e Molise, queste riflessioni sulla Prima lettera di Pietro sono in realtà un accorato appello rivolto a tutti i cristiani che, nel terzo millennio, non vivono più la situazione della 'cristianità' , ma sono presenti come minoranza in società pluraliste per cultura e religione o, come in Occidente, in un mondo secolarizzato o indifferente. Anche oggi i cristiani sono chiamati a vivere la sequela del Signore quali 'stranieri e pellegrini', in una Chiesa che deve essere innanzitutto 'fraternità' capace di mostrare una 'differenza di vita' che sola è eloquente per la testimonianza nella compagnia degli uomini. Con una nuova traduzione integrale della Prima lettera di Pietro.