20 autobiografie imperdibili di grandi uomini e donne
Sarebbe bello poter leggere la vita di ogni persona che incontriamo lungo la nostra strada, poterne assaporare le storie recondite e comprenderne così i caratteri distintivi per conoscerla davvero affondo. Dato che non è possibile divenire tutti autori per un giorno, possiamo accontentarci di chi invece è riuscito a mettere nero su carta la propria vita e le proprie (dis)avventure, permettendo di addentrare il lettore verso i lati più reconditi della sua esistenza.
Quella che ti presentiamo oggi è una raccolta delle migliori storie autobiografiche scritte da grandi autori: da scrittori come Haruki Murakami o Woody Allen a sportivi come Kobe Bryant, da artisti come Roberto Bolle a comici come Giorgio Panariello. Ognuno con grande umiltà e modestia ha aperto il proprio cuore ai lettori narrando molto di ciò che non era emerso dalla loro semplice professione. Si tratta di racconti spesso molto toccanti, che ristabiliscono l’immagine di alcuni personaggi all’interno della società facendoli apparire meno inaccessibili e più semplici esseri umani.
Lungo cammino verso la libertà di Nelson Mandela
La vita di Nelson Mandela appartiene alla storia della cultura mondiale, ma per poterne assaporare meglio ogni singolo passaggio diventa preziosa e utile la sua autobiografia. In questo volume è possibile ripercorrere l’intera vita del Premio Nobel per la pace, a partire dalla sua infanzia nelle campagne del Transkei alle township di Johannesburg, dalla sua prima militanza nell'Anc ai molti anni passati in carcere. Lungo cammino verso la libertà narra la vita turbolenta e complessa di uno degli uomini più straordinari del mondo.
Nelson Mandela, Lungo cammino verso la libertà. Autobiografia
Diario di Anna Frank
Tra le autobiografie storiche, una menzione speciale va al celebre Diario di Anna Frank, un libro che ha rivoluzionato la storia e il modo di vedere uno dei momenti più cruciali del nostro passato. In questo piccolo volume, Anna, all’età di 13 anni, inizia a tenere testimonianza della sua storia e di quella di altri clandestini costretti a fuggire e nascondersi dall’insaziabile sete di sterminio nazista. Siamo nel giugno del 1942 e la piccola Anna accompagna i suoi lettori dapprima nel mondo della scuola e dei primi amori, per poi passare radicalmente in territori oscuri fatti di fughe e clandestinità. Non è un libro ma un vero e proprio documento storico.
Una persona alla volta di Gino Strada
Ad alcuni mesi dalla scomparsa, Feltrinelli pubblica l'autobiografia di Gino Strada, medico, attivista e filantropo che ha dedicato la propria vita al salvataggio di persone in zone di guerra. Una missione da chirurgo che Strada ha da sempre esercitato con un forte senso di abnegazione e di dedizione, con la presenza in zone disastrate come il Pakistan, l'Etopia, la Somalia e la Bosnia. Il racconto si estende alla fondazione dell'associazione Emergency nel 1994, con il primo progetto in Ruanda. Una storia di emozioni e di dolore, come d'altronde lo è stata la vita intera del grande Gino Strada.
Elon Musk di Walter Isaacson
Elon Musk offre un ritratto intimo dell'innovatore, noto per le sue imprese nel settore dei veicoli elettrici, delle missioni spaziali private e dell'intelligenza artificiale. L'autore, Walter Isaacson, esplora la sua infanzia difficile in Sudafrica e la sua complessa relazione con il padre. Il libro rivela la personalità di Musk, una combinazione di durezza e vulnerabilità, con una propensione al rischio e una dedizione maniacale alle sue missioni. Nel contesto dell'ascesa di Musk come uomo più ricco del mondo, il libro pone la domanda se i suoi demoni interiori siano parte integrante del suo straordinario successo nell'innovazione e nel progresso.
L'arte della vittoria. Autobiografia del fondatore della Nike di Phil Knight
Quel simbolo che vedi sempre su scarpe, tute e altri attrezzi per lo sport, che identifichi come il logo della Nike, si chiama “swoosh” e il suo inventore è Phil Knight. Della storia di questo grande imprenditore, nonché sportivo, potrai saziarti in questa particolare autobiografia che narra non solo la nascita di una grande impresa bensì la storia di un uomo e del suo desiderio di vincere qualsiasi battaglia. Un libro unico e avvincente, che potrà strapparti anche qualche sorriso.
Phil Knight, L'arte della vittoria. Autobiografia del fondatore della Nike
Una terra promessa di Barack Obama
Questa è la storia di un presidente, di un politico, di un uomo, di un padre di famiglia. Questa è la storia di Barack Obama e della sua ascesa alla presidenza degli Stati Uniti, ma allo stesso tempo è il racconto vivo di un uomo che ha saputo combattere le avversità per perseguire i propri ideali. È uno dei libri autobiografici più avvincenti degli ultimi anni, in cui è davvero apprezzabile poter scoprire i retroscena dietro a importanti dibattiti politici, con incredibili aneddoti che hanno fatto della famiglia Obama una delle più amate.
Parole che danzano di Roberto Bolle
Quando si parla di danza esistono molti cliché per cui immaginiamo ore e ore di sacrificio in sale da ballo, con esercizi sfiancanti e rigore assoluto. Ed è proprio così, non perché lo abbiamo appreso da film come Billy Elliot ma perché la danza è davvero una disciplina molto severa e in questo libro Roberto Bolle lo dichiara senza troppi peli sulla lingua. Questo volume è a metà strada tra la biografia e il diario in cui Bolle si mette a nudo e racconta la sua grande passione: da quando adolescente è dovuto andar via di casa per studiare danza a quando ha potuto chiamare la madre con il groppo in gola e dirle che lo avevano preso come primo ballerino. Parole che danzano è una delle autobiografie imperdibili per chi ama il magico mondo della danza.
Le nostre verità di Kamala Harris
Abbiamo imparato a conoscere Kamala Harris come la prima donna vicepresidente degli Stati Uniti d’America, ma è in prima istanza una grande figura femminile che potrà essere di ispirazione per ragazzi e ragazze. In questa autobiografia è possibile venire a conoscenza del suo percorso politico, da quando semplice figlia di attivisti muoveva i primi passi in favore dei diritti civili dei nativi d’America fino all’approdo alla vicepresidenza. È uno dei titoli che sicuramente ritroveremo inseriti fra qualche anno tra le autobiografie storiche di una delle protagoniste della storia d’America.
Sono ancora vivo di Roberto Saviano
Quando il racconto di sé incontra l'arte e le forme alternative di scrittura, nasce un'autobiografia in graphic novel, un formato interessante scelto da Roberto Saviano per il suo Sono ancora vivo. Nel libro, illustrato da Asaf Hanuka, il giornalista e scrittore minacciato dalla criminalità organizzata racconta il suo percorso e i suoi sentimenti, in un dialogo con il lettore a cuore aperto, trasparente e commovente.
Abbandonare un gatto di Haruki Murakami
Di Murakami si apprezzano i suoi meravigliosi romanzi, abitati da personaggi ricchi di profonda solitudine, ma dalla grande passione e sentimenti verso l’altro e il mondo circostante. In questa visione vi è però tanto dell’autore stesso, di cui da anni ci si interroga sul suo passato e sulla sua vita con il desiderio di conoscerne di più. Veniamo accontentati con Abbandonare un gatto, il primo romanzo autobiografico dell’autore in cui inserisce sprazzi del suo passato, in cui narra la storia di un padre e di un figlio, sempre con parole toccanti e di grande impatto. Tra il diario e il romanzo, Murakami parla di sé come non hai mai letto prima.
The Mamba mentality. Il mio basket di Kobe Bryant
Tra le autobiografie famose non è possibile tralasciare la storia di un altro campione sportivo come Kobe Bryant. Si tratta di uno dei più grandi cestisti di sempre, che con il suo gioco ha letteralmente lasciato a bocca aperta milioni di spettatori. In questo libro ci racconta la sua vita, fatta di duri sacrifici ma costellata di grandi soddisfazioni che lo hanno condotto sino alla grande uscita di scena con il commuovente ritiro nel 2016. Black Mamba, così si era soprannominato riprendendo il nome di un serpente letale, è inoltre immortalato dalle bellissime fotografie di Andrew D. Bernstein, divenendo così un libro che non è solo un’importante biografia ma anche una bellissima storia per immagini.
Io sono mio fratello di Giorgio Panariello
Giorgio Panariello è conosciuto come il grande attore e presentatore toscano dalla grande verve comica, ma ha un passato oscuro che in pochi conoscono. La madre ha abbandonato lui e il fratello da piccoli: Giorgio è stato cresciuto e accudito dai nonni materni, mentre Franco purtroppo è finito in un orfanotrofio. Da un lato le stelle e una carriera importante, dall’altro la solitudine e la tossicodipendenza, che hanno diviso le vite di questi due fratelli. Più che un’autobiografia è un diario che diventa romanzo, una storia di due fratelli e del loro indissolubile rapporto, a tratti molto commovente.
A proposito di niente di Woody Allen
Inizia a scrivere a sedici anni, componendo battute per un piccolo giornale di Broadway, da lì la macchina da scrivere sarà sempre la sua compagna insieme a una penna, che successivamente verranno sostituiti da un pc. Scrivere, scrivere e scrivere, non è solo una passione ma una vera fonte di vita che gli hanno valso più di cinquanta film per una carriera di circa sessant’anni nell’ambito cinematografico. È prima la storia di Woody e poi di Woody Allen, dagli esordi al grande successo, dai primi errori ai grandi errori, da una vita troppo semplice a una molto intricata, ma che sa essere sempre incredibilmente molto ironica.
Life di James Fox e Keith Richards
“I can’t get no satisfaction” cantava Mick Jagger, sul riff di Keith Richards, madido di sudore con una canotta nera e pantalone attillato, mentre si dimenava su palchi con milioni di persone davanti. Eppure, la soddisfazione era e doveva essere davvero molta, anche se non sono mancati nelle loro vite attimi di grande sconforto. A narrare la storia dei grandi momenti vissuti nei Rolling Stones è Keith Richards non tralasciando episodi meno edificanti come quando più di una volta è stato fermato dalla polizia perché in possesso di stupefacenti. È una delle autobiografie più oneste e crude mai state scritte che ridisegna l’immaginario collettivo di una delle band storiche del Novecento.
Diario d'inverno di Paul Auster
Il bilancio di una vita, giunta nella sua età conclusiva, come solo Paul Auster poteva essere capace di raccontarlo. Qui non c'è la genesi delle sue opere, né il racconto del mestiere di scrittore. Auster si presenta attraverso una serie di storie separate da decenni, ma che trovano sempre una connessione che spinge il lettore ad andare avanti. Sono episodi pieni di luoghi e di persone che lo scrittore mette a nudo, raccontando aneddoti individuali, ma in cui è impossibile non riconoscersi. Chi ama Paul Auster, con la sua magica capacità di far sognare, immaginare, far sentire meno la solitudine mentre ci si perde nelle sue pagine, non rimarrà deluso da questo libro un po' malinconico, ma mai retorico.
Joseph Anton di Salman Rushdie
La storia incredibile della vita di Rushdie dal giorno in cui, il 14 febbraio del 1989, viene condannato a morte dall'ayatollah Khomeini per aver scritto I Versi satanici. Un racconto sincero e intimo, mescolato ai grandi eventi che, nel frattempo, si svolgono intorno a lui. Rushdie è diretto, non nasconde le sue debolezze personali, la paura e la rabbia e lascia che sia il lettore a giudicarlo.
Una vita come le altre di Alan Bennett
A leggere le opere di Bennett come Nudi e crudi, La signora nel furgone, La sovrana lettrice, non verrebbe mai da pensare che questo autore inglese dallo humor imbattibile abbia sofferto tanto nella sua vita. Eppure, è così. In questo memoir Bennett racconta la storia di pazzia che serpeggia nella sua famiglia, la fine di suo nonno, i segreti che si celano dietro alle porte. Uno sguardo di un'onestà dolente, poco caritatevole soprattutto verso le sue manchevolezze. E l'umorismo? Sotteso – o forse sospeso – in ogni pagina come uno strumento di interpretazione insostituibile, col quale ci si può destreggiare anche fra le tragedie della vita.
Vivere per raccontarla di Gabriel García Márquez
Quando finisce questo libro, García Márquez ha ventotto anni e non ha ancora scritto Cent'anni di solitudine, il romanzo che lo renderà universalmente noto. Gabo racconta sé stesso prima di diventare il grande scrittore che è oggi: le rivolte politiche in Colombia a Bogotà, le notti passate sulle panchine, perché non ha abbastanza soldi per pagarsi una camera d'albergo, la prima attività giornalistica appresa sul campo. Una storia in cui fatti e racconti si mescolano e le vicende della vita vengono narrate con lo stesso potere immaginifico che ha reso immortali i suoi romanzi, sancendo quest’opera tra le autobiografie storiche più importanti.
Fai bei sogni di Massimo Gramellini
Non proprio un'autobiografia, ma un romanzo autobiografico: la storia di un bambino che perde la mamma da piccolo, e che dopo quarant'anni fa luce sulla vera storia della sua scomparsa. Nato sull'onda del precedente romanzo di Gramellini, L'ultima riga delle favole, questo lungo racconto legato all'infanzia dell'autore è stato un piccolo caso letterario nella classifica della letteratura italiana nel 2012. Commovente, per alcuni versi straziante, sincero e da leggere.
Tempo d'estate. Scene di vita di provincia di J. M. Coetzee
J. M. Coetzee visto da Coetzee. Lo scrittore, premio Nobel per la Letteratura nel 2003, si immagina morto, con un giornalista che va in giro ad intervistare le persone che lo hanno conosciuto negli anni in cui viveva in sud Africa da solo, in compagnia di suo padre. Vengono intervistate tutte le donne della sua vita, ed è curioso confrontare le versioni di Coetzee date da ognuna. Il risultato è un libro magnifico, pieno di intimità scomoda e dolorosa, con uno spietato esame di coscienza di come Coetzee vede sé stesso.
Sotto la mia pelle. La mia autobiografia di Doris Lessing
Primo dei due volumi che compongono l'autobiografia di Doris Lessing (il secondo è Camminando nell'ombra mia), fin dal titolo di Porteriana memoria (Under my skin, ricordate la canzone?) questa autobiografia racconta i primi trent'anni della scrittrice, quasi tutti vissuti in Africa, dal 1919 al 1949. Molte le immagini e i documenti pubblici e privati, a testimoniare la grande forza di una donna incredibile, che ha trascorso tutta la vita a scrivere e a lottare per i diritti umani.
Doris Lessing, Sotto la pelle. La mia autobiografia (1919-1962)
L'analfabeta. Racconto autobiografico di Agota Christof
“È come una malattia. Leggo tutto ciò che mi capita sottomano, sotto gli occhi: giornali, libri di testo, manifesti, pezzi di carta trovati per strada, ricette di cucina, libri per bambini. Tutto ciò che è a caratteri di stampa.”
Agota Christof ha poco più di quattro anni e già le piace leggere. La passione per la scrittura verrà più tardi, durante gli anni dell'esilio dall'Ungheria. In questi undici episodi la Christof esplora la sua infanzia ungherese, in un piccolo paesino con la sua famiglia, la guerra appena iniziata e, sopra ogni altra cosa, la passione per i libri. Seguono gli episodi in collegio, in cui prende forma la sua vena di scrittrice e il racconto della fuga dall'Ungheria nel '56, con il marito e la figlia neonata.
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