di Antonella Sbriccoli
18 giugno 2014
Viaggiare da sole, me ne sono accorta rileggendo la mia vita a ritroso, significa non tanto, e non solo, imparare a convivere con la solitudine e a cavarsela in condizioni non sempre prevedibili. Significa soprattutto imparare a fare amicizia con i luoghi in cui capita di trovarsi, per scelta, per lavoro, per fuga... E con quello che questi luoghi si tengono dentro".
(Maria Perosino, Io viaggi da sola, Einaudi ed.)
L'autrice è scomparsa il 16 giugno 2014, proprio a ridosso dell'uscita del suo nuovo volume per Einaudi. Si intitola Le scelte che non hai fatto, e ti consigliamo di leggerlo, perché pone tanti interrogativi che tutti noi conosciamo bene. Il suo primo libro, Io viaggio da sola, è un toccasana per tutte le donne che vogliono mettersi in discussione. Trasmette un'energia contagiosa e insegna che muoversi da sole ha il suo perché. Viaggiare da sole significa buttarsi con curiosità nei luoghi in cui capita di trovarsi per scelta, per lavoro, per fuga. Significa cambiare valigia ("è il trolley l'invenzione che più di ogni altra, pillola anticoncezionale inclusa, ha contribuito alla liberazione delle donne"); scegliere l'albergo giusto, mangiare a un tavolo per uno senza sentirsi tristi.
Di Elisabeth Gilbert certamente ricordi Mangia prega ama, in cui il viaggio della protagonista è tanto nello spazio quanto dentro di sè. Ti proponiamo invece l'ultimo libro della Gilbert, in cui il percorso di Alma, una botanica di Filadelfia di inizio Ottocento, è tutto spirituale. Alma passerà dal suo credo assolutamente scientifico alla concezione filosofica della vita che caratterizza la visione di suo marito. Lei è una scienziata razionale e concreta, mentre Ambrose è un giovane idealista votato all'arte e alla purezza, ma li unisce il desiderio appassionato e struggente di comprendere i meccanismi segreti che regolano il mondo e danno origine e senso alla vita.
Quando la nonna decide di lasciare il Giappone, Shizukuishi si ritrova improvvisamente sola e deve abituarsi in fretta alla vita in città: uno spazio nuovo, incomprensibile e persino minaccioso. Lontana dal suo ambiente, la giovane cercherà una nuova dimensione in cui poter essere se stessa, una nuova famiglia, una casa in cui tornare, qualcuno da amare. E un giardino pieno di cactus.
Una storia di solidarietà e amicizia, di rispetto per la natura e per gli esseri umani. Piccoli gesti, percezioni sottili, silenziosi linguaggi: un romanzo che invita a sospendere per qualche ora l’incredulità e a tornare alla gioia tranquilla delle cose semplici.
Un'inusuale "epopea" contemporanea, viaggio intimo nell'esistenza di una donna dai mille volti e dalle mille metamorfosi. La forza d'animo della protagonista, che si ritroverà ad affrontare prove difficili prima di poter approdare a una condizione di relativa stabilità, costituisce l'ossatura di questa storia ricchissima di episodi e avventure nonché metafora della capacità di resistenza di fonte alla precarietà della vita.
Cinquanta isole remote, lontane da tutto e da tutti che non troverai mai con Google Earth. Prendendo spunto da da Tristan da Cunha fino all'atollo di Clipperton, dall'Isola di Natale a quella di Pasqua, Judith Schalansky racconta storie misteriose e bizzarre. Storie di animali rari e di uomini strani, di schiavi naufraghi e solitari studiosi di scienze naturali, esploratori smarriti e folli guardiani del faro, naufraghi dimenticati e marinai ammutinati.
Da tempo Elena sognava di partecipare a quella straordinaria avventura. Il caso gliene fornì l'occasione e nell'autunno del 2005 si unì a una carovana di trenta uomini con trecento dromedari. Un privilegio non comune, da meritarsi giorno per giorno con grandi fatiche che, nonostante si fosse allenata con impegno, si rivelarono ancor più severe del previsto. Ma niente, neppure la malaria contratta durante il viaggio, riuscì a compromettere la grande avventura.
Un viaggio nei sentimenti e nello spazio, da Reykjavik a una casa lontana. La notte di Capodanno, mentre Reykjavik è in festa e i loro due bambini dormono, Floki confessa a Maria, dopo undici anni di matrimonio, di essere innamorato di un uomo. Come ha potuto non capirlo? Come ha fatto a non vedere? Maria non può ancora intuirlo, ma queste imprevedibili "eccezioni" diventeranno l'unica vera costante della sua esistenza... A darle man forte e ad aiutarla a ricominciare da capo arrivano l'amica Perla - una nana con un PhD in psicologia, consulente matrimoniale ghost writer per uno scrittore islandese di thriller -, un giovane e romantico vicino di casa e la madre, che decide di rivelarle la verità sul suo passato e sui due uomini che ha amato, affidandole un'impresa che la condurrà in una casa lontana, una casa che il suo cuore non sapeva di poter ricordare.
Le traduzioni della parola viaggio: experimentum, travail, Erfahrung sono tutti termini che definiscono il viaggio come attraversamento di prove e pericoli per arrivare alla conoscenza. Il viaggio è sempre una trasformazione sia intellettuale, sia spirituale. Questo libro si propone anche di spiegare il suo potere terapeutico. Diviso in capitoli che raccontano le peculiarità e gli aspetti del viaggio, dall'amore all'avventura, dalla natura ai costumi, dal pellegrinaggio al sesso, in compagnia di esperti viaggiatori e non. Questi brani rappresentano le esperienze del partire e del tornare, degli incontri e dei pericoli, della depressione e dell'euforia, tutti i diversi significati dell'essere altrove.
Una storia vera. Un viaggio epico nella stessa natura selvaggia che ha fatto da scenario a Nelle terre estreme di Jon Krakauer. L'autrice, biologa, ha lasciato gli studi accademici per dedicarsi all’esperienza diretta della wilderness e concentrarsi sull’attivismo ambientale. Vive con il marito e il figlio in Alaska. Questo è il suo primo, minuzioso racconto del desiderio di ritrovare nella natura l’essenza più pura della propria anima, prima che l’intervento dell’uomo distrugga il meraviglioso ma precario equilibrio dei luogji raccontati.
Nel 1977 Robyn Davidson attraversa a piedi il deserto australiano partendo da Alice Springs fino ad arrivare all’Oceano Indiano, per complessive millesettecento miglia, con la sola compagnia di quattro cammelli e nel suo fedele cane. L'impresa è raccontato “in diretta” da “National Geographic” grazie al fotografo Rick Smolan, che segue la ragazza per tutto il viaggio. Un libro emozionante, che dimostra come a volte anche l'ìimpossibile si possa rializzare.
Paolo Del Debbio
Hazel Riley
Joël Dicker
Erin Doom
Ferzan Ozpetek
Valentina Mira
Hazel Riley
Gian Alberto Bonifac ...