Giornata della Memoria: i libri sulla shoah per non dimenticare
Ogni anno il 27 gennaio si celebra La Giornata della Memoria. Una ricorrenza presente in tutto il mondo per commemorare le vittime dell’olocausto, che ci insegna a non dimenticare la verità sul genocidio nazista affinché non si ripetano mai più le atrocità del passato.
In quella data, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, ponendo fine al più grande sterminio di massa della storia avvenuto in un unico luogo. In quel lager furono rinchiuse oltre un milione di persone, e solo poche migliaia sopravvissero. Alle torture, ai soprusi, alla fame e al freddo, e perfino alle agghiaccianti marce della morte.
Testimonianze preziose e ricordi unici ci legano ancora alle vittime della Shoah e alle loro famiglie. Lasciamo quindi la parola ai libri, che meglio di tutti conservano la memoria di quanto accaduto.
Le novità 2022 per non dimenticare
Le gemelle di Auschwitz di Eva Mozes Kor e Lisa Rojani Buccieri
Due gemelle di soli dieci anni deportate nel più atroce dei campi di sterminio. Eva Mozes Kor racconta l’agghiacciante esperienza vissuta ad Auschwitz insieme alla sorellina Miriam. Quando la famiglia arrivò al campo, i genitori e le sorelle maggiori furono subito mandati nelle camere a gas, meantre le due gemelle vennero affidate al dottor Josef Mengele, passato alla storia come l’Angelo della morte. Ogni giorno, infatti, i gemelli venivano sottoposti a spaventosi esperimenti medici, e molti di loro non sopravvissero. Una storia tagliente e cruda, per tutelare la memoria dell’Olocausto ma al tempo stesso aprire ad un messaggio di perdono e di pace.
Eva Mozes Kor - Lisa Rojani Buccieri, Le gemelle di Auschwitz
Il ragazzo che disegnò Auschwitz di Thomas Geve
Un bambino ebreo sopravvissuto alla tragedia del genocidio nazista. Thomas Geve, che ora ha 92 anni, ci offre una testimonianza unica. Disegni di struggente precisione narrano gli orrori vissuti da un ragazzino deportato in un campo di concentramento, separato dalla madre e precipitato in un mondo disperato. Speranza, curiosità e alcune matite colorate sono le uniche armi di cui dispone per fronteggiare il male. Nell’aprile del 1945 usa le poche forze rimaste per fissare su carta ciò che ha vissuto. Un racconto per immagini che si fonde per la prima volta con la sua versione originaria in parole, per cercare la risposta alla più banale delle domande: perché?
Thomas Geve, Il ragazzo che disegnò Auschwitz. Una storia vera di speranza e sopravvivenza
L'uomo più felice del mondo di Eddie Jaku
La storia vera di Eddie Jaku, un ebreo tedesco sopravvissuto ai lager nazisti e morto a 101 anni considerandosi l’uomo più felice del mondo. Nel 1938 fu arrestato e deportato prima a Buchenwald e poi ad Auschwitz, dove trascorse sette lunghi anni della sua esistenza affrontando orrori di ogni genere. Ma Eddie riuscì a trovare la salvezza anche in quel mondo così buio, nel conforto e nel sostegno che gli altri prigionieri cercavano di darsi l’un l’altro. Decise fin da allora di sorridere per ogni giorno di vita che gli veniva concesso e di condividere la sua storia con il mondo. Una testimonianza straziante e ricolma di speranza, per insegnarci che la felicità può essere trovata anche quando sembra impossibile.
Mi chiamo Lily Ebert e sono sopravvissuta ad Auschwitz di Lily Ebert e Dov Forman
La storia di Lily, deportata ad Auschwitz a 14 anni e sopravvissuta allo sterminio nazista, dall’infanzia in Ungheria fino alla fine della guerra. La sua vita cambiò per sempre quando un soldato ebreo americano, appena dopo la Liberazione, le regalò una banconota con le parole: ‘Buona fortuna e felicità’. Un gesto che Lily Ebert non ha mai dimenticato e che ha segnato in modo indelebile la sua esistenza, da quel giorno votata a raccontare la verità sulla Shoah. Anni più tardi, il suo pronipote riuscì a rintracciare quel soldato attraverso i social media e il messaggio di speranza, coraggio e amore per la vita di Lily ha conquistato milioni di follower in tutto il mondo.
Lily Ebert - Dov Forman, Mi chiamo Lily Ebert e sono sopravvissuta ad Auschwitz
In barba a H. di Oliviero Stock
Tre generazioni di una famiglia ebraica sono protagoniste di una storia fuori dall’ordinario. Tutto ha inizio nel 1938, quando Hitler fa il suo ingresso a Vienna, accolto dall’esultanza della folla. Gerty, madre dell’autore, e i suoi genitori, assistono alla scena dalla loro casa affacciata sul Ring, ed è proprio in quel momento che capiscono che dovranno lasciare tutto per mettersi in salvo. Così iniziano a sfuggire alle persecuzioni naziste, muovendosi con coraggio e astuzia, assistiti solamente da un potente talismano, la fortuna. La lotta per la sopravvivenza della loro famiglia prosegue più avanti anche in Italia, sotto il regime del nazifascismo. Un racconto che testimonia la potenza della vita anche sull’orlo dell’abisso.
Auschwitz Blocco 10 di Magda Hellinger e Maya Lee e David Brewster
Siamo nel 1942. Magda ha 25 anni quando viene deportata ad Auschwitz, insieme a un migliaio di altre donne. Spesso scelta dai nazisti come responsabile delle altre prigioniere, sfrutta in tutti i modi la sua posizione, mettendosi costantemente in pericolo per aiutare le compagne, rischiando ogni volta di essere scoperta e uccisa. Un libro basato sulla testimonianza diretta di Magda e su approfondite ricerche, la prova che la bontà e la misericordia umane possono sopravvivere anche in condizioni indicibili. Sopravvissuta all’Olocausto, Magda Hellinger riuscì a salvare centinaia di donne dagli esperimenti medici del noto blocco 10 di Auschwitz e ci offre la sua incredibile testimonianza in queste pagine.
Magda Hellinger - Maya Lee - David Brewster, Auschwitz Blocco 10. Una storia vera
Come foglie al vento di Riccardo Calimani
L’autore ripercorre gli anni più bui del Ventesimo secolo intrecciando memorie personali e avvenimenti storici di quel periodo, attraverso il commovente racconto di un nonno ai nipotini. Come foglie al vento, i protagonisti della storia vengono travolti da una forza brutale ed incomprensibile, al di sopra di loro. Riccardo Calimani ricostruisce il dramma delle persecuzioni contro gli ebrei veneziani, restituendo anche una certa dimensione di incredulità vissuta dalle vittime dell’Olocausto. In quegli anni, infatti, molte cose non si sapevano, o erano troppo terrificanti per poter essere credute: si prendeva coscienza della tragica realtà solamente poco alla volta, tra incertezze e contraddizioni.
Il libro di ricette di Alice di Karina Urbach
Alice Urbach, figlia di una facoltosa famiglia ebraica di Vienna, insieme alla sua passione per la cucina, è la protagonista di questa vicenda inedita. Siamo negli anni Venti, un periodo di risveglio culturale ed emancipazione per le donne austriache. Alice diventa rapidamente il punto di riferimento per la ristorazione della città e il suo libro di ricette, pubblicato nel 1935, la bibbia della cucina viennese. Le persecuzioni naziste la costringono però a fuggire in Inghilterra e poi negli Stati uniti, e sarà solo dopo molti anni che ritroverà il suo libro di cucina in una libreria viennese. L’autore è però a lei sconosciuto. Una ricostruzione ad opera della nipote Karina, che fa luce su un capitolo poco conosciuto nella storia dei crimini nazisti, l’arianizzazione delle opere di autori ebrei.
Karina Urbach, Il libro di ricette di Alice. Storia di un crimine nazista
Quando scende la notte di Jennifer Robson
Italia, 1943. Anche qui sopravvivere diventa ogni giorno più difficile per gli ebrei, e Antonia Mazin ha come unica speranza quella di abbandonare la sua famiglia e la sua città, cambiare nome e rifugiarsi in campagna con un uomo che conosce appena. Lui, Nicolò Gerardo, costretto a lasciare gli studi per diventare prete a causa della situazione via via più pericolosa, accetta di fingere che lei sia sua moglie. Tra i due però la finzione diventa ben presto realtà e i sentimenti che provano l’uno per l’altra si fanno sempre più profondi. Fino a farli temere che prima o poi qualcuno o qualcosa li separerà.
Le sarte di Auschwitz di Lucy Adlington
Al culmine dello sterminio nazista in Europa, venticinque giovani ebree furono selezionate all’interno di Auschwitz per disegnare, tagliare e cucire capi di abbigliamento destinati alle mogli degli ufficiali delle SS e alle dame naziste berlinesi. Le ragazze trascorrevano tutte le loro giornate all’interno del Laboratorio di Alta sartoria, così veniva chiamato il seminterrato dove lavoravano, che le salvò dalla camera a gas. Grazie ai rapporti di amicizia che le univano, le sarte riuscirono a sopportare i soprusi e a partecipare alla resistenza interna del lager. L’autrice narra la straordinaria storia di queste donne, intrecciandone vita personale e professionale, e donando una prospettiva originale sugli orrori del nazismo e dei campi di concentramento.
Altri romanzi e saggi usciti di recente, per non dimenticare Tutti
L'immaginario dell'Olocausto è da sempre fonte di ispirazione di grandi romanzi e gialli di ambientazione storica. Per vivere il dolore di allora, immaginando storie e destini di chi ci ha lasciato senza poterci raccontare come.
I libri-simbolo della Giornata della Memoria
Se questo è un uomo, di Primo Levi
Un capolavoro letterario pubblicato da Primo Levi nel 1947, da allora continuamente ristampato e tradotto in tutto il mondo. Sopravvissuto ad Auschwitz, l’autore offre una testimonianza sconvolgente sulle mostruosità dei campi di concentramento nazisti. Un libro toccante che analizza l’umiliazione, l’offesa e la degradazione dell’uomo all’interno dei lager, prima ancora della sua soppressione con lo sterminio.
Primo Levi, Se questo è un uomo, 214 pagine.
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La sola colpa di essere nati di Liliana Segre e Gherardo Colombo
Liliana Segre ha solamente otto anni quando nel 1938 vengono emanate le leggi razziali e improvvisamente non può più tornare in classe. Studenti e insegnanti ebrei vengono espulsi dalle scuole e di lì a poco tutte le persone di “razza ebraica” verranno licenziate dalle amministrazioni pubbliche, dalle banche e verrà impedito loro di sposare “ariani”, possedere imprese e lavorare per i giornali. È solo l’inizio di una serie di orribili limitazioni che sfoceranno nei campi di sterminio e nelle camere a gas. Gli autori ripercorrono i momenti più oscuri della storia nazifascista, evidenziando la necessità di non voltare mai lo sguardo di fronte alle ingiustizie per far sì che simili atrocità non possano più ripetersi.
Gherardo Colombo - Liliana Segre, La sola colpa di essere nati
Il mio nome è Selma
1940. I nazisti invadono i Paesi Bassi sconvolgendo la vita di Selma van de Perre, studentessa ebrea di appena 18 anni. Da quel momento ha inizio la sistematica persecuzione della popolazione ebraica nel Paese. Sotto il nome falso di “Marga”, Selma entra nelle file della resistenza ebraica, scegliendo di opporsi agli orrori del nazismo e partecipando attivamente alla lotta contro il Terzo Reich. Rischia ogni giorno il tutto per tutto, fino a quando nel 1944 viene arrestata come prigioniera politica e deportata in un campo di concentramento in Germania, dove riesce a sopravvivere fino alla liberazione. Solo allora oserà pronunciare di nuovo il suo vero nome.
Il profumo di mio padre di Emanuele Fiano
«Domani spariranno i testimoni e io racconterò a chi non può credere, che tutto ciò è successo. A noi spetta memoria. Sarà per sempre il nostro Kaddish». L’autore, oggi deputato del Partito Democratico, da sempre in prima linea contro l’antisemitismo, descrive con poche parole la sua eredità memoriale. La storia di Emanuele Fiano e della sua famiglia è segnata dal dolore e dalla tragedia. Il rapporto con il padre, sopravvissuto ai campi di concentramento, è fatto di silenzi, odori e scoperte rivelatorie. Una riflessione sul male e sulle atrocità del passato, il tentativo di trasformare la tragedia in un messaggio educativo per le generazioni che verranno.
Emanuele Fiano, Il profumo di mio padre. L'eredità di un figlio della Shoah
Tana libera tutti di Walter Veltroni
La storia di Sami Modiano, espulso dalla scuola in terza elementare a Rodi, all’epoca territorio italiano, e da quel giorno non più bambino ma solamente ebreo. Sami affronta insieme al padre e alla sorella le persecuzioni naziste, fino alla deportazione dell’intera famiglia ad Auschwitz-Birkenau. A un certo punto la sorella scompare, e il padre decide di presentarsi all’ambulatorio, firmando la propria condanna a morte nel campo. Le parole con cui saluta il figlio rimarranno per sempre impresse nella sua memoria. Nel 2005 Sami, unico sopravvissuto nella sua famiglia, decide di tornare ad Auschwitz e capisce finalmente lo scopo di tutto quello che ha vissuto: “Sono sopravvissuto per testimoniare”.
Walter Veltroni, Tana libera tutti. Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz
I grandi libri della memoria
I libri imprescindibili per chi vuole approfondire la tragedia della Shoah. Dal celeberrimo Diario di Anne Frank alla graphic novel più riuscita sull'argomento, Maus di Art Spiegelman.
Il nazismo e il fascismo raccontato dai libri di storia Altri libri sul nazifascismo
Per bambini e ragazzi
Il Giorno della Memoria raccontato ai miei nipoti di Lia Levi
Qual è il significato della Giornata della Memoria? Lia Levi lo racconta attraverso date storiche, partendo dal 27 gennaio 1945, Anniversario della Liberazione di Auschwitz, e ripercorrendo la sua infanzia segnata in modo indelebile dall’occupazione nazista. E lo fa con una narrazione originale, rivolgendosi ai suoi nipoti e a tutti i giovani lettori che ha avuto modo di incontrare nelle scuole italiane e che le hanno fatto migliaia di domande.
Storia di Sergio
Seconda Guerra Mondiale. Sergio ha sei anni quando il padre viene fatto prigioniero e, insieme alla madre, si trasferisce a Fiume da alcuni parenti. Ma le persecuzioni arrivano anche lì, e la famiglia viene portata via. Inizia così la nuova vita di Sergio, separato dai suoi cari, nei campi di concentramento di Auschwitz Birkenau e Neuengamme, dove sperimenta gli orribili esperimenti medici dei nazisti. Ma Sergio è dotato di un incredibile ottimismo che lo aiuta a non soccombere anche nei momenti più duri. E, pur di riconciliarsi con la madre, farebbe qualsiasi cosa.
Andra Bucci - Tatiana Bucci - Alessandra Viola, Storia di Sergio
L'orrore di quei giorni spiegato ai ragazzi
L'albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini
Anna Sarfatti , Michele Sarfatti
Libri