L'euforia di quel giorno aveva risvegliato il ricordo di vendemmie lontane, di quando da ragazzo prendeva parte alla raccolta dei grappoli, al trasporto dell'uva in paese, alla pigiatura a piedi nudi in grossi tini. Aveva riproposto un mondo che gli era appartenuto, di confronti tra anziani su come evitare lo spunto nelle botti, di ritornelli con licenze al pudore, di sorsate di mosto "rubate", di sguardi non proprio innocenti a coetanee procaci, di carezze su un bel viso arrossato, quasi una promessa, mai dimenticata. Era l'adolescenza, la prima giovinezza. Sapeva bene che quel mondo era diventato altro, ma restava vivo il richiamo dei luoghi, dei segni materiali di una realtà che gli era familiare.