La protagonista è una donna: Elisabetta. Le poesie sono dettate dal suo punto di vista. Si è voluto in tal modo uscire dal facile autobiografismo che regola la produzione in vernacolo brindisino. Inoltre il dialetto usato appartiene a più generazioni di parlanti. Non c'è nel termine arcaico una pretesa di autenticità, tuttavia, per evitare il sopravvento del personaggio, il predominio del suo carattere denotativo, si è estesa la dizione oltre la cornice di una sola vita.