Il libro rivisita, in maniera critica, le vicende storiche e di costume che hanno condotto alcuni studiosi e scrittori ad affermare l'esistenza in Sardegna, fino a poco tempo fa, di un 'rito della buona morte'. L'autore, attraverso argomentazioni storiche e linguistiche, a tratti con toni sarcastici, dimostra l'infondatezza di queste congetture non sorrette da fonti documentali certe.