'Accabadora', parola oggi pressochè sconosciuta in Sardegna, significa 'accoppatrice', 'finitrice'. Ruolo precipuo delle 'accabbadoras' era dunque donare una buona morte a coloro che soffrivano pene e agonie terribili. Il volume si occupa delle costruzioni nuragiche, e della cultura che tali costruzioni ha prodotto, puntando il dito su quegli strampalati e risibili assunti teorici secondo i quali i nuraghi avrebbero assolto a una funzione militare. E' necessario per amore di verità restituire il significato originario a una cultura, quella sarda, che seppe elaborare costruzioni così architettonicamente raffinate pur nella rozzezza del materiale utilizzato, ed è altresì auspicabile che un approccio interdisciplinare concorra a disvelare il mondo nuragico così come era nelle intenzioni e nelle categorie mentali dei costruttori, sgomberando il campo da ogni fastidioso equivoco interpretativo.