La silloge "Accessi di eternità" raccoglie versi che tratteggiano due stagioni dell'esistenza dell'autore: una prima, segnata dall'intima esperienza della vacuità del vivere, e una seconda, permeata di nuovi orizzonti di senso. Il risultato è un personale tributo alla poesia, epifania dell'anima eterna che attraverso il caduco linguaggio, comunica direttamente con l'essere che abita.