La storia vera di Mario, primogenito di una numerosa famiglia - nato all'inizio del 1900 in un villaggio di una valle ticinese - che fin da giovane si diverte ad indossare gli abiti delle sorelle. Tuttavia, dopo essersi trasferito in Italia per lavoro, l'innocente gioco si trasforma in un conflitto interno quando l'impulso di indossare abiti femminili diventa irresistibile, portandolo a rubare e a nascondere un capo di vestiario nel tronco cavo di un castagno. L'albero rappresenta il simbolo della sua identità e diventa un "albero custode" del suo segreto, rappresentando la vita, la speranza e la trasformazione. Questa lotta interna è aggravata dai sensi di colpa e dalla vergogna, amplificati dall'ambiente socio-culturale in cui vive. L'incontro con Jacco segna una svolta nella vita di Mario perché lo aiuta a esprimere la sua vera natura e a superare i confini imposti dalla società. Tuttavia, sotto pressione materna, inizia a frequentare una ragazza, ma la doppia vita lo tormenta aumentando la disperazione e il senso di inadeguatezza. Dopo la sua morte le sorelle scoprono il suo segreto e, affrontando la vergogna, prenderanno una decisione drastica. La storia, romanzata, esplora la lotta di Mario per l'accettazione, la ricerca dell'identità e per l'impatto sulla sua famiglia.