Porto Ercole, luglio 1610. Michelangelo Merisi sbarca da una feluca. E divorato dalla febbre. Non lo sa ancora, ma morirà qui all'Argentario. Accanto all'ultima delle persone che avrebbe immaginato di frequentare: una donna particolare, sensibile, fragile e forte nello stesso tempo, un'artista come lui, confinata in un convento dalle convenzioni dell'epoca, una "ladra" di esperienze. Che non potrà fare a meno di tenere per sé l'ultimo capolavoro del maestro, neppure di fronte alle pressioni del tribunale dell'inquisizione. Ecco gli ultimi giorni di Caravaggio raccontati da una suora accusata di eresia.