Un grande dell'Ottocento e un grande contemporaneo aprono questo nuovo numero dell'"Almanacco": G.M. Hopkins e Seamus Heaney, seguiti da alcuni fra i nomi più affermati della nostra poesia d'oggi - Patrizia Cavalli, Nanni Balestrini, Alfredo De Palchi, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi - che esprimono, secondo modalità personali diverse, alcune tra le varie declinazioni possibili della forma poemetto. Il sommario presenta come sempre una fitta schiera di voci appartenenti a varie generazioni: dunque, oltre ai nomi già citati, ecco Claudio Damiani, Antonio Di Mauro, Guido Oldani, Arnaldo Ederle, Mario Fresa, Andrea Gibellini, Mary Barbara Tolusso, Antonio Facchin, Luigia Sorrentino, Giorgio Prestinoni, Elena Salibra. Tra i nostri giovani, introdotti da Mario Benedetti, esordi quasi assoluti di Alessandra Frison e Sergio Costa e matura conferma di un trentenne già presente in antologie come Alberto Pellegatta. Oltre a Seamus Heaney, tre sono i nomi importanti della poesia contemporanea internazionale di questa rassegna: Charles Simic, una delle voci più originali della letteratura americana di questi anni, il portoghese Antonio Gedeào e l'albanese Visar Zhiti. Due gli autoritratti proposti in questo numero, quelli di Biancamaria Frabotta e di Cesare Viviani, mentre per la rubrica "Il giro del mondo dei poeti", Mario Santagostini ci racconta la sua Finlandia. Mary Barbara Tolusso intervista quattro artisti (Arcangelo, Balena, Gastini e Xerra) sul loro rapporto con la poesia. Chiude il "Diario critico" dei libri del 2007 e 2008, a cura di Biancamaria Frabotta e Alberto Bertoni.