Uno strano legame con la criminalità organizzata, un padre che continua a vivere anche da morto, un'avventurosa estate, di amori e di fughe, di due fratelli che lavorano vicino al mare e sul mare, con la barca a vela che li condurrà verso Oriente. Il canto popolare "Lu rusciu te lu mare" cerca di spiegarsi in tutto i modi, alternando i capitoli come strofe. Due personaggi, concreti ed emblematici, che parlano soltanto in dialetto, illuminano la vita di Angelo. Il mare, protagonista insieme agli altri, risulterà amaro come la terra che bagna: un Salento visto dal di dentro.