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Appena uscito dopo tre anni in carcere, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow finisce per accettare. Ma ci metterà ancora qualche tempo per capire chi sia davvero il suo boss: Odino, la somma divinità del pantheon nordico, arrivato in America con una nave di vichinghi e che ora tira a campare come può. Come lo slavo Chernobog, ridotto a vivere della pensione maturata negli anni di lavoro al macello di Chicago, come l'africano Anansi, come la celtica Easter e la mediterranea Bilquis che batte i marciapiedi di Hollywood, come tutte le divinità maggiori o minori, dimenticate in un mondo che venera altri dèi, più belli e nuovi. È per muovere battaglia contro di loro che Wednesday ha arruolato Shadow, e per reclutare i compagni di lotta i due si metteranno on the road attraversando in lungo e in largo l'America più profonda. Fino al giorno della battaglia finale, uno scontro di proporzioni epiche per conquistare l'anima stessa dell'America...

Dettagli down

Generi Non definito

Editore Mondadori

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 04/04/2014

Lingua Italiano

EAN-13 9788852047961

1 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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American Gods alessandro356

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voto 4 su 5 Per molto tempo ho sdegnato questo libro, credevo fosse lennesima storia costruita sullegocentrismo umano, però la sua fama e i molti commenti positivi mi hanno spinto a provare. E devo dire che si fa notare, rimane impresso. Ogni pagina, ogni parola, trasuda unintensità incredibile. Spesso ha un contenuto crudo, quasi bruttale, incorniciato da unatmosfera cupa. Lambientazione quindi è davvero considerevole, mentre la trama è... più difficile da valutare. In certi momenti definirla intrigante non basterebbe a rendere lidea del grande fascino che emana, mentre in altri sembra perdere tono. In altre parole, nellattirare il lettore, procede tra alti e bassi. Comunque è una bella lettura, soprattutto negli ultimi ottimi capitoli. Sono rimasto particolarmente colpito e conquistato dalle storie, poste alla fine di vari capitoli, su uomini e donne che attraverso i secoli sono giunti in America portando gli dèi della loro terra natia. Si tratta di scenari molto diversi tra loro, che hanno avuto luogo in epoche molto diverse, eppure sono tutti molto intriganti e valorizzano notevolmente lopera. Tra le sue pagine si possono cogliere molte metafore sulla nostra realtà oltre che sulla fede, incentrate tanto sullo scontro tra vecchio e nuovo tanto quanto sui motivi illusori che portano al conflitto. Ma ovviamente il testo contiene la considerazione dellautore riguardo la fede e il rapporto tra luomo e il divino. È un romanzo ricco di numerosi personaggi, uomini, donne e... altro ancora. Individui e creature molto ben caratterizzati e unici, come ad esempio Chernabog. E nonostante tutto anche Wednesday fa una certa simpatia, anche solo per la considerazione che fa della Statua della Liberta e della libertà stessa. Nel libro in sé e per sé lunico difetto consiste in qualche piccolo errore di stampa, ma niente di troppo grave da ostacolare la lettura. Non concordo con il punto di vista dellautore riguardo la natura degli dèi. In tutte le varie religioni o mitologie o come volete considerarle, si dice chiaramente che gli dèi hanno creato gli uomini, ergo sono più antichi degli uomini, per cui non possono essere stati concepiti dalla nostra fede né dipendono dalla nostra fede per sopravvivere o avere potere. Solo che ora gli uomini si sono messi in testa di ribaltare questa realtà, dimostrando che la loro arroganza non ha limiti. È difficile mettere un voto. Il mio giudizio oscilla tra quattro e cinque stelle.

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