Esiste una prima volta per tutto. Per gli uomini e per le città. Anzi, le città sono spesso i loro uomini, quelli che le hanno abitate, hanno conferito loro un'aura, le hanno sottratte al silenzio per prestare loro un linguaggio. La presenza di Ben Jelloun a Tangeri abbraccia la città nella memoria dell'infanzia come nelle opere che l'hanno evocata. In qualche modo è indissolubile dal senso che "questa colomba appollaiata sulla spalla dell'Africa" - come l'ha chiamata Henri de Monterlant - ha assunto per molti di noi leggendolo.
Esiste una prima volta per tutto, per accorgersi come una città parli attraverso i suoi scrittori ma anche come gli scrittori parlino attraverso la sua voce, estorcendola alle cose. Tangeri e Ben Jelloun sono questo straordinario sodalizio: incontrare entrambi, nel loro luogo, è come scoprire il linguaggio recondito di una terra, di una città, di un Paese. (dalla Prefazione)