Il libro espone l¿esegesi, compiuta dal Padre della Chiesa Origene, di un difficile libro dell¿Antico Testamento, il Cantico dei Cantici, considerato la vetta o l¿apice di tutti i desideri. Il filosofo giunge a negare del tutto il significato letterale del testo sacrosanto, i fatti storici narrati su cui si può facilmente equivocare, mentre considera la lettura spirituale che mette al riparo dalla violenza e dalla perversione. Secondo quest¿interpretazione i protagonisti del Cantico dei Cantici, due innamorati, simboleggiano l¿anima del Logos oppure la Chiesa e Cristo. L¿opera origeniana intende dunque indicare come il destino ultimo dell¿umanità sia ascendere la contingenza o l¿immanenza nell¿ordine morale e trascendente, per trovare in modo del tutto anagogico, soprannaturale, la realtà del Nuovo Testamento.