Nonostante le Invasioni longobarde, unna, normanna, franca, gota la presenza bizantina in Italia è durata oltre cinque secoli. Queste pagine ci guidano attraverso le meravigliose testimonianze materiali che fra il 535 e il 1071 i bizantini, portatori di quella cultura greca che feconderà il grande slancio umanistico, lasciarono sull'intero territorio italiano. Un viaggio che si snoda dall'lstria a Venezia (formatasi per l' appunto sotto lo dominazione bizantina nell'isola di Rialto), al Nord-Ovest (Milano, Genova), per soffermarsi sulla prestigiosa Ravenna e infine dispiegarsi nell'Italia centrale (Perugia, Roma), il Sud (Napoli, Salento, Matera, Calabria) e le isole (Messina, Palermo, Siracusa, Cagliari).
Do a questo libro tre stelle, anche se avrei tanto voluto poterne dare almeno quattro.
Un testo breve, facile da leggere e molto interessante fin dalle prime pagine, però...
Ogni capitolo inizia con una breve introduzione storica, partendo dal confronto tra ostrogoti e bizantini fino al sopraggiungere dei longobardi e delle altre forze e fattori che causano lo sgretolamento del potere di Costantinopoli sulla penisola e sulle isole. E su questo niente da ridire, la storia ci viene narrata in modo sintetico, esaustivo e molto intrigante.
Poi passa alle testimonianze lasciate dai bizantini. E qui nasce il problema, siccome alla descrizione di certe opere (direttamente o indirettamente riconducibili a Bisanzio) decisamente affascinanti, come per esempio i mosaici di San Vitale a Ravenna, si alternano lunghi e noiosi elenchi di singoli reperti in questo o quel museo. Sebbene alcuni di questi siano effettivamente interessanti e abbia apprezzato moltissimo certe piccole nozioni inserite dallautore qua e là, come sullarte e la corte bizantina o sui consoli tardo-imperiali, queste liste in certi momenti sembrano davvero interminabili e pedanti.
Tra laltro, per comè impostato, il libro necessitava di molte più immagini di quelle disponibili, ci sono diversi termini non spiegati e dati per scontato e i domini bizantini nel meridione potevano essere trattati decisamente meglio.
Eppure, nonostante tutto questo, non sono sicuro che tre stelle sia un voto equo. Anzi, a dispetto del voto medio-basso, è un libro che consiglio caldamente.
Se dovessi paragonarlo (malgrado non mi piacciano questi paragoni) a un altro titolo della stessa collana, Andare per lItalia Araba di Vanoli, lopera di Ravegnani è più tecnica, diciamo pure meno scorrevole, però molto più affascinante.
Alessandro - 01/03/2019 19:06