Tema di questo libro è la produzione ideologica che ha accompagnato il decorso dell'architettura moderna: le teorie, i manifesti, i programmi, le polemiche, le utopie, insomma la strumentazione teorica costruita a propria spiegazione e difesa dall'architettura moderna, nel periodo compreso tra l'Art Nouveau e la seconda guerra mondiale. Dissolto il mito della "continuità", dalla lettura degli oltre 250 brani selezionati (molti dei quali inediti in lingua italiana) emerge una realtà fatta di frammenti, di tensioni, di contraddizioni. I sedici capitoli in cui è suddivisa sono introdotti da brevi saggi che potrebbero, di per sé, costituire una inedita e lucida storia dell'ideologia del "moderno" in architettura. Le dimensioni, il taglio critico e la cura filologica fanno di quest'opera un nuovo e solido strumento per affrontare la storia dell'architettura di questo secolo.