Grazie alla sua prestigiosa serie di incarichi, unica nel suo tempo - come maestro di cappella del Duca di Mantova, del Principe Ruspoli a Roma e dell'Imperatore Carlo VI in Vienna - Caldara divenne non per caso il più pagato compositore del Settecento, ancora stimatissimo dai conoscitori di generazioni successive che hanno avuto accesso ai suoi manoscritti. Attraverso documenti d'archivio è stato possibile ricostruire, in particolare, i suoi anni a Roma ed esaminare gli oratori composti in Italia nel loro contesto storico.